Emergenza
coronavirus
Inaudito!
La Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia
intensiva in merito all’emergenza coronavirus afferma: “Può
rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in terapia
intensiva. Non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma
di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in
primis più probabilità di sopravvivenza e secondariamente a chi può
avere più anni di vita salvata…”
QUESTO
SI CHIAMA NAZISMO!
Ma dove siamo arrivati! Malgrado
siamo la settima potenza mondiale, ci sta finendo come il terzo
mondo, come in Africa, dove ogni giorno i medici sono costretti, per
mancanza di medicine e presidi ospedalieri, oltreché di cibo e
acqua, a scegliere quali e quanti bambini curare per permettere loro
di sopravvivere, lasciando morire gli altri bimbi meno forti, meno
fortunati…
Se non fosse reale e così grave,
sembrerebbe una barzelletta. Anziché attrezzarsi con ogni mezzo
possibile per arginare realmente l’emergenza e salvare le vite
umane, vecchie o giovani che siano - così come hanno fatto in Cina,
dove in soli dieci giorni hanno costruito ben due ospedali fornendo
tutto il necessario ad ogni altro nosocomio (finanche a noi stanno
inviando le mascherine, mentre
l’Europa ce li nega) - parlano di
lasciare morire le persone più anziane qualora dovessero ammalarsi
di coronavirus o di altre patologie che colpiscono più facilmente i
vecchi, perché mancano le terapie intensive, che complessivamente in
tutt’Italia sono di appena 5 mila per gli adulti, e di oltre mille
per i neonati, a fronte di oltre sessanta milioni di abitanti .
Sappiamo bene che lo stato cerca
di sbarazzarsi dei pensionati in ogni modo, oltreché degli
indigenti, ma arrivare a tanto è davvero troppo!
Così tutti quegli anziani che
finora hanno avuto la fortuna di sopravvivere alla malasanità sempre
più imperante, che ogni anno in Italia uccide circa 50 mila persone,
per non parlare degli errori diagnostici e chirurgici che fanno tante
altre vittime, adesso non avranno più speranza!
Tra l’altro, non bastava la
fomentazione della guerra tra poveri e tra masse popolari italiane e
immigrate, ora si alimenta la guerra anche tra giovani e vecchi, tra
meno anziani e più anziani, per accaparrarsi un posto in corsia o in
terapia intensiva e rianimazione.
Quanto sta accadendo in questo
periodo dimostra ancor più come pure la salute pubblica e la vita
delle masse popolari venga subordinata al risparmio e ai profitti,
basti vedere, inoltre, che ci voleva il coronavirus per assumere
nuovi infermieri, medici, OS.S. etc. nonostante nelle strutture
ospedaliere da anni e anni vi sia una grave carenza di organico, che
produce livelli di assistenza infimi, oltreché il massacro fisico e
psichico delle operatrici e degli operatori sanitari.
Altresì, checché ne dicano i
sostenitori e i rappresentanti di questo sistema capitalistico, è
sempre più lamante che “il re è nudo”! Basti pensare pure che
un virus influenzale, seppur più aggressivo del solito, sia stato
capace di mettere in ginocchio la sanità pubblica, che dovrebbe
essere il bene primario di qualunque sistema, stato e governi che si
riempiono la bocca di volere e di lavorare per il bene del popolo.
Anche
tutto ciò è una ragione in più per scioperare
domani!
M.S. – SLAI Cobas sc
8.3.2020
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