Dicono che stanno spostando pazienti non infetti in altre regioni, vero, ma un giorno dicono che utilizzeranno gli spazi della ex fiera e il giorno dopo dicono che non si può fare perchè lo dice la protezione civile.
Quindi, non garantiscono affatto assunzioni in sanità, non costruiscono ospedali, gli anziani sono abbandonati visto che i numeri per comunicare, avere chiarimenti sono intasati e non rispondono. Ci dicono di fare la spesa online e poi l'Esselunga ti comunica che ti verrà consegnata tra dieci giorni
Inoltre la sanità non è fatta dei soli medici e infermieri ma anche di tutte le altre figure (oss-elettricisti-pulizie-ristorazione-ecc) senza le quali non vi sarebbe neanche l'ombra della sanità.
Sulla situazione di questi lavoratori nessuno, tranne noi, denunciamo il fatto che quelli dell'appalto
delle pulizie sono costretti a portarsi a lavare a casa la divisa da lavoro. Per cui girano commenti tra i lavoratori "ma io mi metto in malattia perché così ci ammazzano". Comprendo benissimo questi pensieri ma cerco di spiegare ai lavoratori che comunque non sarebbe la soluzione e che invece dobbiamo unirci, come hanno iniziato a fare gli operai, per ribellarci, chiedere, per scioperare.
Un dato numerico che salta all’occhio è l’elevato numero di medici di famiglia (che già dall’inizio
dell’emergenza, chiedevano di essere dotati di tutti i dispositivi necessari) e operatori sanitari colpiti dal virus. Quanto influisce la condizione di stress a cui già prima dell’emergenza corona virus il personale sanitario è stato da anni sottoposto, nel favorire l’insorgenza della malattia? Si sa bene che il personale della sanità è già ampiamente provato a causa dello stato a cui è stata ridotta la sanità per i tagli, il blocco del turn-over, ma anche l’allungamento dell’età pensionabile.
A questo si aggiunge che già da anni si denuncia l’aumento di persone che “rinunciano” alle cure perché non possono permettersele. Qual è il grado di indebolimento di questa fascia di popolazione?
Sempre a proposito di sanità, si stanno facendo dei bandi per assunzioni di medici e infermieri in regione Lombardia per far fronte all’emergenza: è oggettivamente una notizia rassicurante, ma, intuitivamente, siamo portati a immaginare che gli operatori sanitari delle terapie intensive siano altamente specializzati. Non si possono certo improvvisare, e nei numeri necessari al grado di necessità attuale. Altro elemento che sta emergendo è che il personale sanitario che viene selezionato in seguito ai bandi era già, anche se con contratti a termine, p.iva, etc, impiegato in varie strutture che, oggi, rischiano di rimanere senza personale. Il rischio di morire, nel prossimo periodo, di malattie “banali” potrebbe non essere troppo remota.
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