A Roma alcuni detenuti hanno divelto una grata sul tetto del carcere di Regina Coeli, dalla quale stanno buttando cartoni, giornali e anche un materasso a cui hanno dato fuoco. Dall'interno della struttura si sono sentite le urla di protesta dei detenuti. Le forze dell'ordine hanno chiuso le strade attorno al carcere, anche quelle verso il Gianicolo. Una rivolta si è accesa anche nel carcere di Foggia dove sarebbero stati oltre 50 in tutto i detenuti evasi: 36 quelli che sono stati bloccati poco dopo dalle forze dell'ordine. Grazie alla mediazione di un dirigente della polizia, i detenuti stanno rientrando nelle celle. L'incendio appiccato davanti all'ingresso del carcere è stato spento dai Vigili del fuoco. Il carcere resta comunque presidiato dalle forze di polizia.

Le proteste dei detenuti nel carcere di Foggia

Secondo le prime informazioni i detenuti avevano divelto un cancello della 'block house', la zona che li separa dalla strada. I detenuti chiedevano l'indulto e maggiori garanzie per la sicurezza dal coronavirus. Alcuni parenti dei detenuti che si trovavano nel piazzale esterno avevano chiesto ai reclusi di rientrare nelle loro celle. Almeno sette i detenuti che sono riusciti ad allontanarsi, alcuni dei quali sono stati già rintracciati e bloccati. Molti detenuti si stanno arrampicando sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell'esercito.

Protestano i detenuti anche nel carcere di Trani una manifestazione di protesta da parte dei detenuti che hanno battuto contro le inferriate delle celle gli oggetti che usano per cucinare. Bruciati anche pezzi di stoffa e pagine di giornali poi lanciati verso l'esterno". Gli esterni dell'istituto di pena sono presidiati da forze di polizia.

Un gruppo di familiari dei detenuti del carcere di Secondigliano ha protestao all'esterno della struttura carceraria napoletano. Blocco stradale per chiedere, come sta accadendo in molti penitenziari italiani, amnistia per i detenuti al fine di evitare un contagio da coronavirus. La stessa protesta è stata attuata in precedenza fuori alla casa circondariale di Poggioreale. Proteste e momenti di tensione anche nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove alcuni gli ospiti del carcere sono saliti sui tetti della struttura. I detenuti si sono fatti sentire anche nel carcere di Bologna, Rieti, Prato e nel carcere romano di Rebibbia.

Palermo

Un tentativo di evasione è avvenuto anche al carcere dell'Ucciardone a Palermo. Alcuni detenuti per protesta contro lo stop alle visite in carcere per l'emergenza coronavirus hanno tentato di scavalcare la recinzione dell'istituto di pena per cercare di fuggire. Il tentativo è stato bloccato dalla polizia penitenziaria. Il carcere è circondato dai carabinieri e polizia in tenuta antisommossa. Anche le mura del carcere sono presidiate. Le strade attorno al vecchio carcere borbonico sono chiuse. Ieri sera la protesta era scattata anche al Pagliarelli, il secondo carcere di Palermo.

Rivolta a San Vittore

Da questa mattina è in corso una rivolta al carcere di San Vittore a Milano e alcuni detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale. Sul posto sono arrivate le volanti di Polizia.

Milano, i detenuti di San Vittore sul tetto gridano: "Libertà! Libertà!"

Altre rivolte, poi sedate, erano scoppiate ieri nelle carceri di numerose città a causa delle restrizioni legate all'emergenza coronavirus. E a Verona ed Alessandria due detenuti sono morti per overdose da psicofarmaci, sottratti dalle infermerie durante le proteste