Fca chiuderà
temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure per
contrastare la diffusione del Coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di
Pomigliano da oggi fino al 16 marzo, Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e
sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani
saranno coinvolti in interventi straordinari.
*****
Avevano cominciato ieri i lavoratori
della logistica della Bartolini di Caorso, poi al secondo turno gli
operai della Fca di Pomigliano, ed ancora i lavoratori dell’Ikea del più
grande magazzino in Italia, quello di Piacenza.
Nelle grandi concentrazioni operaie
della produzione e della distribuzione, i lavoratori hanno deciso di
fermarsi con scioperi spontanei davanti alla stridente contraddizione di
provvedimenti contro l’emergenza coronavirus che dicono “state a casa”
ma escludono da questa misura chi deve andare al lavoro “assembrandosi”
nei reparti o nei magazzini e quindi vanificando le precauzioni invocate
come necessarie.
Fca chiuderà
temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure per
contrastare la diffusione del Coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di
Pomigliano da oggi fino al 16 marzo, Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e
sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani
saranno coinvolti in interventi straordinari.
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Avevano cominciato ieri i lavoratori della logistica della Bartolini di Caorso, poi al secondo turno gli operai della Fca di Pomigliano, ed ancora i lavoratori dell’Ikea del più grande magazzino in Italia, quello di Piacenza.
Nelle grandi concentrazioni operaie della produzione e della distribuzione, i lavoratori hanno deciso di fermarsi con scioperi spontanei davanti alla stridente contraddizione di provvedimenti contro l’emergenza coronavirus che dicono “state a casa” ma escludono da questa misura chi deve andare al lavoro “assembrandosi” nei reparti o nei magazzini e quindi vanificando le precauzioni invocate come necessarie.
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Avevano cominciato ieri i lavoratori della logistica della Bartolini di Caorso, poi al secondo turno gli operai della Fca di Pomigliano, ed ancora i lavoratori dell’Ikea del più grande magazzino in Italia, quello di Piacenza.
Nelle grandi concentrazioni operaie della produzione e della distribuzione, i lavoratori hanno deciso di fermarsi con scioperi spontanei davanti alla stridente contraddizione di provvedimenti contro l’emergenza coronavirus che dicono “state a casa” ma escludono da questa misura chi deve andare al lavoro “assembrandosi” nei reparti o nei magazzini e quindi vanificando le precauzioni invocate come necessarie.
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