"Tonino Guerra, uno dei ragazzi di Giovanni Pesce, capo nucleo
della 106 Brigata Garibaldi 'Venanzio Buzzi' di Rho.
All'indomani del 14 settembre 1944 Giovanni Pesce, scampato alla
trappola tesagli da un infiltrato nella 3a Gap, in piazza Argentina,
viene trasferito da Milano in Valle Olona. Due giorni prima, il 12
settembre, al posto di Giovanni Pesce si era recata in piazza
Argentina Nori Brambilla che fu catturata dai fascisti, rinchiusa e
torturata nel carcere di Monza, trasferita a San Vittore e
infine nel campo di concentramento di Bolzano-Gries".
Scalabrino e Visone
organizzarono la lotta gappista nella Valle Olona, un territorio
assai vasto comprendente Rho, Lainate, Nerviano, Pero, Garbagnate. E'
Giovanni Pesce a dare l'impronta alla 106a Brigata Garibaldi
trascinandola con la sua esuberanza e la sua grinta combattiva.
Tonino, nome di battaglia "Scalabrino" che significa
scaltro, furbo era al suo fianco”, ricorda Cenati.
Nella ricorrenza del
60° anniversario della Liberazione Tonino ricordava:
"Combattevamo, facevamo sabotaggi, trasportavamo armi. In quei
momenti ci immaginavamo come sarebbe stato bello gustare il sapore
della libertà, del discutere di politica senza temere di essere
arrestati, del poter circolare per le strade senza dover temere
i rastrellamenti, gli agguati, i pestaggi. Pensavamo al nostro futuro
ma soprattutto a coloro che dopo di noi avrebbero tutelato
gelosamente quel bene".
Nessun commento:
Posta un commento