giovedì 12 marzo 2020

pc 12 marzo - In tempi di coronavirus il ricordo di Giulio Maccacaro che ha davvero difeso, fino alla fine, la salute dei lavoratori e della collettività

da resistenze

"Medico o padrone non fa differenza, quando la scienza del medico è quella del padrone!!" Giulio Maccacaro, 1972

Oggi - in tempi di epidemia di corona virus e di sospensione dei diritti democratici previsti dalla costituzione che il governo vara con il sostegno di tutti i partiti e parte della popolazione, come il diritto a scioperare, manifestare e altri - vogliamo ricordare un illustre lodigiano: Giulio Maccacaro, nato a Codogno (attualmente uno dei 10 comuni della zona rossa), deceduto il 15 gennaio 1977.
Figura fondamentale per lo sviluppo della medicina del lavoro in Italia, sia nella pratica sia nello sviluppo teorico, Maccacaro fu sempre vicino alla classe operaia. In particolare vogliamo ricordare le sue esperienze alla Montedison di Castellanza e alla fabbrica elettromeccanica Franco Tosi, dove teneva corsi sulle malattie del lavoro e informava gli operai sul diritto della "non-delega" della salute.

Maccacaro fu sempre attivo anche per la difesa dei diritti dei ricoverati in ospedale, in particolare dei
bambini. Giulio Alfredo Maccacaro fu un medico, biologo e biometrista, cioè uno scienziato, che si occupò di metodi della statistica applicata alla medicina e alle ricerca delle cause - soprattutto ambientali e lavorative - delle malattie.

Nel 1942 si iscrive all'Università di Pavia e, studente, partecipa alla Resistenza nelle forze partigiane dell'Oltrepò pavese, con la brigata Barni.
Si laurea nel 1948 a Pavia, in Medicina e Chirurgia e diviene ricercatore nella stessa Università. Negli anni 1949-50 si trasferisce all'Università di Cambridge, nel 1951 ritorna in Italia come assistente presso l'Istituto di Igiene Università di Pavia e all'Istituto di Patologia generale Università degli studi di Milano Dal 1954 al 1963 è ricercatore presso l'istituto di Microbiologia, Facoltà di Medicina dell'università di Milano. Nel 1959 lavora come ricercatore presso il Department of Chemistry del Chelsea College of Science and Technology di Londra. Negli anni 1961-1962 è relatore del corso "Anatomy and function in microorganism" della Gordon Conference di Meridien, Stati Uniti e docente ricercatore presso l'Università degli studi di Modena; consegue la libera docenza in Statistica Sanitaria e Microbiologia. Nel 1964-65 è professore di Microbiologia presso la Facoltà di Scienze dell'Università degli studi di Sassari e nel 1966 viene chiamato a Milano alla Cattedra di Statistica Medica e Biometria della Facoltà di Medicina e Chirurgia. In ultimo, è nominato direttore dell'istituto e del Centro Zambon per le applicazioni biomediche del calcolo elettronico, da lui voluti.

Nel 1972 fonda l'Associazione Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute e contribuisce in modo determinante all'attività iniziale dell'associazione, che gli sopravviverà diffondendosi a livello nazionale e con la quale da molti anni il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni, fondato dagli ex operai delle fabbriche Breda, Marelli, Falck, Pirelli e altri collabora attivamente.

G.A.Maccacaro fu uno scienziato che visse in modo completo la sua professione di studioso e ricercatore e il suo impegno sociale. Fu sempre dalla parte dei lavoratori e degli studenti ai quali profuse tempo ed energie; visse in modo onesto la sua professione di docente, senza ottenerne facili privilegi. (Sapere 1976, 1977)

Diresse le collane:
Salute e società Etas/Kompass (1970)
Medicina e potere (13 volumi) Feltrinelli (1973)
Diresse la rivista:
Sapere (1974) (nuova serie, con Giovanni Cesareo)
Fondò la rivista:
Epidemiologia e prevenzione (1976), della quale fu anche direttore

Comitato per la difesa della Salute nei luoghi di lavoro e nel territorio | comitatodifesasalutessg.com

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