Per ora, fino al 16 marzo "per consentire di applicare le normative
previste dal decreto ministeriale", "una fermata temporanea" proposta
dai maggiori sindacati come si riporta in una loro nota.
In realta',
in un comunicato del giorno 9 marzo le stesse organizzazioni sindacali
proponevano all'azienda solo palliativi come guanti agli addetti della
mensa, qualche mascherina, e il rispetto di una distanza di un metro. La
chiusura della fabbrica non veniva neanche ipotizzata, anzi la RLS di
FIM UILM Fiom Uglm e Aqcfr, invitava i lavoratori costretti per esigenze
lavorative a stare uno sull'altro, "ad attenersi alle regole previste
dal DPCM".
E' stato lo sciopero autonomo di ieri 10 marzo
sulle linee attuato da un nutrito gruppo di operai a imporlo.
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