giovedì 12 marzo 2020

pc 12 marzo - LE PROTESTE DEI LAVORATORI - GLI ASSISTENTI DI VOLO


Da una denuncia di assistenti di volo
Per noi assistenti di volo NESSUNA MASCHERINA.
Per noi NESSUNA precauzione, nessuna tutela.

...Sono state decretate misure urgenti di contenimento del contagio da Coronavirus che DOVREBBERO interessare tutti i luoghi, in particolare quelli altamente popolati e ovviamente anche i mezzi di trasporto pubblico

• gli assistenti di volo sono personale qualificato e certificato a livello internazionale a svolgere compiti di pronto soccorso a bordo degli aerei e assistenza durante un’emergenza, così come specificato dall’attestato internazionale “Cabin Crew Attestation” valido a livello europeo, di cui ognuno deve essere in possesso (Reg. (UE) n. 1178/2011).
• in merito al rischio biologico di esposizione potenziale durante il lavoro, sia in situazioni ordinarie, sia straordinarie, gli assistenti di volo sono “soccorritori non sanitari dell’emergenza”, così come descritto nel relativo manuale informativo INAIL
• è noto che gli aerei, quali mezzi di trasporto pubblico, DOVREBBERO rientrare tra i tipici ambienti di lavoro indoor e come tali DOVREBBERO essere dotati di una valutazione tecnico scientifica e di un approccio che non può essere quello tipico di igiene industriale, così come specificato dall’istituto superiore di Sanità, Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria;
• le mansioni degli assistenti di volo - addetti alle emergenze e al primo soccorso - si possono
svolgere in condizioni difficili e imprevedibili con molti pericoli per la sicurezza degli assistenti di volo stessi, nella loro veste di soccorritori, anche per la tutela dei passeggeri trasportati;
• le emergenze che possono capitare in aereo espongono sempre il personale di cabina al rischio biologico, anche derivante da malattie di origine ematica, oltre che respiratoria e che al momento è di primaria importanza il lavoro comune, di tutti i cittadini e addetti alle emergenze e al primo soccorso, di ridurre il rischio di contagio;
• il modello di business di alcune compagnie aeree molto potenti, come la mia, non prevedono misure igieniche adeguate a minimizzare il rischio biologico, in particolare per l’assenza di pulizie durante i transiti dell’aeromobile, diversamente da quanto avviene nelle principali compagnie aeree di linea;
• le condizioni igieniche degli aeromobili sono precarie, in particolare perché cabina e bagni vengono utilizzati in modo promiscuo anche da più di 1600 persone, in un giorno, senza che avvenga alcuna igienizzazione;
• nemmeno in questa circostanza, la mia compagnia ha ritenuto che fosse necessario aggiornare le procedure, nonostante il Governo italiano abbia anche chiesto esplicitamente di adottare interventi straordinari di sanificazione dei mezzi, soprattutto se a lunga percorrenza;
• queste carenze sono state segnalate e documentate prontamente in tutte le sedi aziendali, e anche istituzionali, SENZA che sia stata trovata alcuna misura di miglioramento.
Nessun organo di vigilanza si è nemmeno degnato di dare un segno di riscontro e così nemmeno i governatori delle regioni dove io e i miei colleghi lavoriamo.
la mia compagnia ha anche impedito agli assistenti di volo l’utilizzo dei guanti monouso, ma ne ha contingentato L uso, non permettendoci di minimizzare il più possibile il rischio di contagio, per se e per gli altri.
• queste carenze diventano oggi ancor più rilevanti se si pensa alla necessità di contenimento del contagio di un virus ritenuto particolarmente infettivo.
Molti miei colleghi sono entrati in contatto diretto con passeggeri che hanno contratto il coronavirus e molti miei colleghi hanno contratto il CORONAVIRUS è trasmesso ai loro cari.
• Gli assistenti di volo, per lavoro, si muovono costantemente all’interno di tutto l’aereo, determinando una maggiore esposizione e l’impossibilità di localizzare il contagio;
• nessun assistente di volo che lavora nella nostra compagnia può avere la certezza degli spostamenti effettuati all’interno dell’aereo dalla persona infetta, non conoscendone nemmeno i dettagli, ma gli assistenti di volo vengono obbligati a tornare a volare, anche se potenzialmente infetti, pena il rischio di perdita del posto di lavoro.

La mia compagnia chiuderà le operazioni in Italia, per forza di cose, ma all'estero continuerà a veicolare I contagi.

Nessun commento:

Posta un commento