mercoledì 11 marzo 2020

pc 11 marzo - Anche le morti/infortuni nei luoghi di lavoro sono una emergenza!

E lo diciamo forte e chiaro, nonostante le ordinanze liberticide del governo, a maggior ragione dopo l'ennesima morte operaia per il profitto del padrone!

SCIOPERO OGGI AL MACELLO OPAS DI CARPI CONTRO L’INFORTUNIO MORTALE DI UN LAVORATORE DELL’APPALTO PULIZIE CSA

L’operaio, Samuel Remel dipendente di una cooperativa, stava procedendo alla pulizia di un tavolo di lavorazione. 
dal comunicato SiCobas:
All'Italcarni di Carpi (MO) questa notte è morto un lavoratore, iscritto al S.I. Cobas, stritolato da un nastro trasportatore. Era talmente isolato che nessuno lo ha visto né sentito ed è stato ritrovato solo dopo molto tempo. Stiamo per lanciare lo sciopero provinciale.
Questo avviene a poche ore dalla strage di detenuti nel carcere di Modena, nel completo silenzio di politica ed istituzioni.

A breve aggiornamenti
comunicato della CGIL (Filcams, Flai e Filt)
L’infortunio mortale, allo stato attuale delle informazioni, sembra avvenuto per trascinamento del lavoratore, durante le operazioni di pulizia, all’interno di una macchina di uno dei reparti di lavorazione dello stabilimento.
“L’incidente – proseguono i sindacalisti di Filcams, Flai e Filt – è avvenuto in un appalto del comparto carni, dove il sistema degli appalti è molto diffuso e dove spesso prevalgono situazioni di precarietà, scarsa sicurezza, abusi, quando non addirittura infiltrazioni malavitose, tutte situazioni che non mettono certo al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
Negli appalti, soprattutto in questi comparti, troppo spesso i lavori sono frenetici, stressanti, con orari di lavoro e una organizzazione dello stesso del tutto inadeguata. “Appalti che sono sempre più spesso angoli grigi di un mondo del lavoro che vuole voltarsi dall’altra parte, atteggiamento che noi rifiutiamo e sul quale punteremo sempre a fare chiarezza. Perché l’emergenza virus passerà, ma quella dei morti sul lavoro sembra non arrestarsi ormai da tanto, troppo tempo” affermano i sindacalisti Cgil.

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