martedì 10 marzo 2020

pc 10 marzo - INFO - DALL'INTERNO DELLA TRINCEA DELLA SANITA' DI MILANO


Dallo Slai cobas sc dell'Istituto Tumori di Milano

Mancano le mascherine ed occhiali, e quelle che ci sono sono state "sequestrate" dalla direzione. A cui si aggiunge il fatto che hanno proceduto a costituire l'equipe per il reparto covid-19, ma per farlo altro che volontario, hanno imposto ad alcuni infermieri di farne parte, prendendo quelli ultimi assunte...
Si vocifera che già abbiamo avuti pazienti ricoverati col covid ed una collega sta a casa con febbre anche a 40 vomito e dispnea, può anche darsi che in tanti e tante lavoratori e lavoratrici siamo stati contagiati; ma io, finché non sono "contagiato" ufficialmente, penso sia un mio dovere essere in prima linea per fare la mia parte, visto anche il fatto che in tanti sono incazzati e si sono detti disposti
ad iniziative che facciano pagare un conto salato alla direzione e company.

C'è il caos, nessuna precauzione per pazienti e parenti che vengono per controlli e visite, senza mascherine e vicini l'uno all'altro; così per i lavoratori che già dal mattino non utilizzano nessuna precauzione nè la direzione si è premunita di distribuire mascherine a lavoratori e pazienti e regolamentare le visite dei parenti. Alcuni medici hanno mostrato le foto di quello che avveniva negli ambulatori e si sono fatti sentire nei piani alti e alle 10 una e-mail del direttore generale dava disposizione di dare mascherine a tutti i lavoratori e pazienti e kit per disinfezione delle mani. Con un altro medico abbiamo affrontato il problema se il nostro istituto è un un punto covid o continua ad essere un ospedale oncologico e quindi rientra tra gli hub che devono farsi carico dei malati oncologici dimessi o spostati da altri ospedali, per liberare energie e risorse per il virus.
Tra i lavoratori la situazione è confusa e vi sono atteggiamenti differenti, da comportamenti di sottovalutazione della tutela loro e degli altri, mentre altri lavoratori con cui ho potuto parlare del lavoro che stiamo facendo, mi hanno dato ragione, in particolare quando ho detto che occorre una rivolta popolare, grazie al fatto che stanno verificando nei fatti la giustezza di quanto scritto nei volantini. Ma andando in mensa ho verificato che non è stato approntato un accesso mensa scaglionato (questa potrebbe essere una sorta di richiesta da fare collettivamente).

Nessun commento:

Posta un commento