Nonostante il divieto e una città blindata a difendere gli squadroni della morte
cattolico-integralisti capitanati da Alemanno, che andavano dal Papa a farsi benedire, alcune
centinaia di donne, giovani, antifascist@ hanno manifestato oggi in memoria di Giorgiana Masi,
contro i femminicidi e il clerico-fascismo.
A Campo de' fiori, da dove poi si è partit* per arrivare a Ponte Garibaldi, le compagne romane hanno allestito un palco meraviglioso sotto la statua di Giordano Bruno, aperto dallo striscione: "12 maggio - nessuna marcia sui nostri corpi, Giorgiana vive". Da qui, dopo il concentramento, si è fatto prima un corteo interno alla piazza per comunicare e sensibilizzare i presenti, poi si è partit*.
E' stato un corteo colorato e vivace, intervallato da soste animate da interventi al microfono e slogans: "Giorgiana vive e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai", "per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa", "del vaticano non ne possiamo più, vogliamo il papa a testa in giù", "Alemanno pezzo di merda" ecc..
Arrivat* all'incrocio con largo Argentina, in cui transitavano a distanza i
clerical-fascisti, protetti da transenne e polizia in assetto antisommossa, la sosta è stata più
lunga e forse all'orecchio di qualcuno di loro sono arrivati altri slogans: "che ne faremo delle
camice nere, un sol fascio e poi le brucerem...", "bombe a mano sul vaticano" e ancora, sulle note
dei ricchi & poveri: "che sarà, che sarà, che sarà, che sarà di casa pound chi lo sa, si finanzia
con i soldi che gli dà la borghesia ed in piazza scende con la polizia", "chiediamo libertà ci danno
polizia è questa la loro democrazia", quando la polizia ha minacciato una carica.
Il corteo è quindi proseguito per ponte Garibaldi e lì si è concluso.
Il corteo è quindi proseguito per ponte Garibaldi e lì si è concluso.
Nessun commento:
Posta un commento