Colpi alle Forze Armate delle Filippine che
portano avanti operazioni di repressione con la scusa del “dovere
elettorale”
Ufficio Informazioni del PCF
Il Partito Comunista delle Filippine
(PCF) oggi ha accusato le Forze Armate delle Filippine (FAF) per
l'utilizzo delle elezioni nazionali in programma domani come un
camuffamento per intensificare la militarizzazione delle comunità
rurali, in linea con la sua guerra di annientamento chiamata Oplan
Bayanihan. Il PCF ha invitato Nuovo Esercito Popolare a prendere
l'iniziativa e colpire unità delle FAF impegnate nelle intimidazioni
contro il popolo.
Il PCF ha lodato il Nuovo Esercito del
Popolo della provincia di Kalinga per aver organizzato un agguato,
conclusosi con successo, lo scorso 8 maggio contro il 17°
Battaglione di Fanteria sotto il comando della 5a divisione di
fanteria delle FAF a Sitio Patiking, Bagumbayan, Tabuk. Due soldati
sono stati uccisi, mentre altri sei sono stati feriti. L'unità del
NEP ha sequestrato un fucile M-16 e altri attrezzi logistici.
Lo scorso 10 maggio, anche il comando
del NEP nella provincia di Sorsogon ha portato avanti con successo un
agguato contro una squadra speciale della polizia nazionale filippina
nel villaggio (Barangay) di Bato, Distretto di Bacone. Almeno cinque
poliziotti armati sono rimasti feriti nell'imboscata.
"I militari e le forze di polizia
statali reazionarie stanno usando i loro cosiddetti doveri elettorali
per entrare illegittimamente in aree dove sospettano che ci siano
masse che sostengono attivamente le lotte democratiche di massa per
intimidire la popolazione, fare campagna elettorale per i loro
candidati favoriti, e contro i partiti e i candidati progressisti che
sostengono di essere solidali con la causa rivoluzionaria ", ha
detto il PCF.
"Essi fungono da scorte armate dei
mascalzoni politici che praticano le intimidazioni e sono impegnati
nella compravendita di voti nel loro disperato tentativo di ottenere
seggi all'interno della burocrazia reazionaria", ha sottolineato
il PCF.
"L'affermazione fatta da
Malacanang (il palazzo del governo) che dice che l'unità delle FAF
stava scortando macchine per il conteggio dei voti è una totale
bugia", ha detto il PCF.
"Il 17° Battaglione di Fanteria
stava perlustrando le aree in cui sospetta ci siano roccaforti del
movimento rivoluzionario. Stavano strappando manifesti e abbattendo
le strutture elettorali dei candidati progressisti e di gruppi
inseriti nei gruppi di partito nel vano tentativo di intimidire la
popolazione spingendola a votare contro queste organizzazioni che
accusano senza prova di essere sostenitori del movimento
rivoluzionario armato ".
"Loro approfittano della
possibilità di entrare nelle aree rivoluzionarie al fine di
reclutare elementi anti-sociali e di organizzare le loro reti di
intelligence", ha aggiunto il PCF. "Con il pretesto di
sorvegliare le elezioni, le unità di combattimento delle FAF sono
state impiegate in aree dove le popolazioni sono attive nelle lotte
democratiche e rivoluzionarie di resistenza di massa", ha detto
il PCF.
"E' dovere di tutte le unità del
NEP di rimanere in allerta e colpire in ogni occasione per evitare
che le unità delle FAF intimidiscano le masse per spingerle a votare
per il loro politico preferito, di solito quelli che riepiono le
tasche dei loro comandanti."
"Come sempre, il NEP svolgerà
queste offensive tattiche armate dando priorità alla protezione dei
civili disarmati", ha sottolineato il PCF.
"Queste offensive tattiche del NEP
non mirano a boicottare le elezioni reazionarie, in quanto non vi è
alcun motivo per farlo", ha aggiunto il PCF. "Le elezioni
di lunedì sono state sufficientemente denunciate come una farsa
organizzata dai politici reazionari dinastici dal livello nazionale a
quello livello locale che si sono fatti una beffa completa del
cosiddetto esercizio politico democratico."
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