lunedì 13 maggio 2013

pc 13 maggio - Corteo degli ambulanti immigrati oggi a Palermo contro l'ordinanza repressiva del Sindaco Orlando


Mentre il Comune di Palermo, in  vista della giornata Mondiale del Rifugiato (20 Giugno),  avvia "...un percorso di formazione e di sensibilizzazione degli studenti di alcune scuole palermitane, avvalendosi del contributo del gruppo di lavoro denominato 'Palermo, città dei diritti umani' formato dagli esperti a titolo gratuito Ilia Mazzone, Mouhamed Cissé e Francesco Campagna... un contributo determinante alla costruzione di una cultura dell'accoglienza - afferma l'assessore alla Partecipazione e alla Migrazione Giusto Catania - così da candidare Palermo a luogo di ospitalità per tante donne e uomini che fuggono dalla fame e dalle guerre e contribuire, con tale profilo, a diventare capitale Europea della Cultura nel 2019... (tratto dal sito web del Comune di Palermo) ",
il Sindaco Orlando "quello che lo sa fare!" non ha esitato neanche un momento ad emanare ai primi del mese di Maggio un'ordinanza contro gli ambulanti, in particolare extracomunitari, per rendere sempre più difficile la loro vendita itinerante ...

Alla faccia dell'accoglienza e dell'integrazione! e mentre il sindaco  Orlando sguinzaglia squadre di vigili urbani per multare gli immigrati impedendo loro di guadagnarsi da vivere e costringendoli alla miseria non prende invece seri provvedimenti contro chi  in città  affigge manifesti o fa scritte sui muri  razzisti , vedi Forza Nuova o Casapound (che il Comune non denuncia ma anzi tollera!) fino ad insultare e aggredire gli immigrati come più volte successo in diversi quartieri soprattutto del centro storico di Palermo.

Contro tutto questo più che giusta e legittima è la protesta degli immigrati che anche oggi hanno ricordato Nourredine "...giovane marocchino che morì a Palermo dopo essersi dato fuoco per protestare contro il sequestro della sua merce - Ecco cosa la società vuole fare di noi...”

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La protesta degli ambulanti: "Lasciateci lavorare in pace"

Lunedì 13 Maggio 2013 - 13:27 


Circa duecento ambulanti extracomunitari hanno sfilato in corteo da piazza Castelnuovo fino a piazza Pretoria per protestare contro l'ordinanza che limita il cosiddetto commercio itinerante in alcune zone della città.

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Commercio itinerante, protesta dei venditori ambulanti extracomunitari











PALERMO - Grande agitazione in queste ore tra gli ambulanti di Palermo, scesi in strada per le vie del centro storico
 per protestare contro l'ordinanza emanata dal sindaco Leoluca Orlando e dall'assessorato alle Attività produttive, riguardante le limitazioni del commercio itinerante in aree pubbliche. Circa duecento immigrati sono arrivati davanti al municipio con manifesti e cartelli, sfilando da piazza Castelnuovo fino a piazza Pretoria. L'ordinanza sindacale sulle limitazioni al commercio infatti impone lo stop alle bancarelle degli ambulanti in diverse zone della città, sia nel centro storico, in alcune strade tra cui via Cavour, via Volturno, via Spinuzza e piazza Magione, che a Mondello e prevede anche sanzioni amministrative da 103,29 a 516,46 euro.

“Sono venuto in Italia per trovare un lavoro. Tutti mi dicevano che fosse un Paese accogliente, mentre adesso i miei figli rischiano di morire di fame”. A dichiararlo è Ambud giovane 30enne indiano, unitosi al corteo per urlare la sua disperazione. Tra le mani tiene stretta la foto dei suoi figli e piange pensando al loro futuro. “Il sindaco Orlando – dichiara l'assemblea dei venditori ambulanti –, che dice di saperlo fare e di essere amico degli immigrati, insieme alla sua amministrazione, riducono alla miseria il lavoro degli ambulanti, dicendo che questo servirà a rendere più sicura e vivibile la città”.

Ad essere nel mirino, ovviamente, sono tutti gli ambulanti, extracomunitari e italiani, sia quelli in possesso della licenza sia quelli che non l'hanno “per la negligenza – si legge in una nota– dell'amministrazione comunale. Nessuno è garantito, la lotta per la legalità significa repressione e attacco alla povera gente, mentre i potenti continuano a lavorare indisturbati. Non sono di certo gli ambulanti a rendere invivibile questa città, dove sono sempre più diffuse le violenze contro gli immigrati, gli omosessuali e le donne. Perché – prosegue la nota - il sindaco non dice nulla di questo? Com'è possibile che si criminalizzano gli ambulanti mentre i veri delinquenti omofobi e razzisti girano liberamente per la città?”. Su uno striscione, il nome di Nourredine, giovane marocchino che morì a Palermo dopo essersi dato fuoco per protestare contro il sequestro della sua merce. “Ecco cosa la società vuole fare di noi”, aggiungono i manifestanti.
Ultima modifica: 13 Maggio ore 13:38

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