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TARANTO
– Il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido (Pd),
arrestato ieri assieme ad altre tre persone nell’ambito di un’indagine per concussione (ai danni di due dirigenti della Provincia) per l’autorizzazione di una discarica interna all’Ilva, ha assecondato gli interessi del siderurgico anche “concordando con Girolamo Archinà e con l'avvocato Egidio Albanese (legale dell’azienda, ndr) un suo intervento presso il procuratore della Repubblica, allo scopo di arginare le attività investigative della polizia giudiziaria” che erano in corso. Lo scrive il gip Patrizia Todisco nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata ieri a Florido, all’ex assessore all’ambiente della Provincia di Taranto, Michele Conserva, ad Archinà e all’ex direttore generale della Provincia, Vincenzo Specchia, quest’ultimo posto ai domiciliari. L'intervento programmato da Florido presso il procuratore di Taranto – annota il giudice – “è assolutamente strumentale alla causa” poichè gli indagati ritengono che “un più basso livello di attenzione da parte della magistratura e della pg” sull'operato del settore ambiente della Provincia “possa più facilmente indurre” il dirigente del settore (“ma anche l'assessore Conserva, che aveva desistito dai propositi criminosi fino a quel momento condivisi con Florido poichè aveva appreso di essere indagato”) a “piegarsi al volere del Presidente della Provincia, a vantaggio dell’Ilva”. Dei comportamenti di Florido – si riporta negli atti – si ha contezza in una conversazione telefonica intercettata il 17 marzo 2010 tra Archinà e Albanese, “nel corso della quale quest’ultimo riferisce di aver parlato della questione al presidente Florido e che lo stesso Florido 'Domani chiederà di parlare con il procuratorè”. Secondo il giudice, Florido, Conserva e Specchia, “operando in piena unità di intenti, hanno rilevato una inquietante, forte inclinazione comportamentale ad asservire il pubblico ufficio, i pubblici poteri rispettivamente esercitati, al conseguimento di obiettivi di favore economico a beneficio di determinati soggetti (ovviamente non di soggetti qualunque), in spregio dei principi di buon andamento ed imparzialità della pubblici amministrazione”. |
Florido, telegramma dal carcere "Mi dimetto da presidente della Provincia"
A ventiquattr'ore dall'arresto disposto dal gip Patrizia Todisco l'amministratore Pd accusato di concussione ha rinunciato al suo incarico. Contestualmente è stato anche sospeso dalle sue funzioni dal prefetto di Taranto. Provincia verso lo scioglimento
Anche i consiglieri provinciali e gli assessori del Pd hanno deciso di rassegnare le dimissioni dalle loro funzioni a seguito dell'arresto del presidente Gianni Florido (Pd) nell'ambito dell'inchiesta 'Ambiente svenduto'. Le dimissioni, sottolinea in una nota il gruppo consiliare del Pd, "saranno depositate presso la segreteria generale della Provincia di Taranto non appena saranno formalizzate quelle del presidente Gianni Florido" avevano deciso i democratici in mattinata.
Contestualmente alle dimissioni di Florido il prefetto di Taranto, Claudio Sammartino, ha sospeso dalla carica il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, in conseguenza "dell'applicazione delle misure coercitive disposte dall'autorità giudiziaria in data 15 maggio 2013". Oggi il provvedimento del prefetto di Taranto è stato trasmesso anche al presidente del Consiglio provinciale e ai consiglieri provinciali che hanno convalidato l'elezione di Florido.
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