domenica 12 maggio 2013

pc 12 maggio - «Ilva priva di futuro senza una piena attuazione dell'Aia»? NO, priva di futuro senza una rivolta in fabbrica e in città che veda uniti lavoratori e masse popolari!


In questo articolo del Sole24Ore che riportiamo il nuovo ministro dell'ambiente ha incontrato, sul problema Ilva, tutte le istituzioni “il prefetto di Taranto, il presidente della Regione Puglia, il sindaco e il presidente della Provincia di Taranto, e il presidente dell'Autorità portuale.” perché «ha voluto soprattutto ascoltare per capire e valutare». Quanta sensibilità verrebbe da dire se non fosse che non si può “capire” né “valutare” senza sentire i diretti interessati! E cioè operai e popolazione di Taranto e dintorni!

A parte le solite chiacchiere delle istituzioni e le false cifre messe in campo, come si vede, alcuni dei principali problemi restano tutti sul tappeto come quello della copertura dei nastri trasportatori e dei parchi minerali!


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«Ilva priva di futuro senza una piena attuazione dell'Aia»


TARANTO
Piena attuazione dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'Ilva e maggiori risorse per la bonifica dell'area di Taranto: sono le due richieste che le istituzioni locali hanno avanzato ieri a Roma, nel corso di incontri singoli, al nuovo ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando. Che ha convocato separatamente il prefetto di Taranto, il presidente della Regione Puglia, il sindaco e il presidente della Provincia di Taranto, e il presidente dell'Autorità portuale. Per il ministro si è trattato della prima presa di contatto col problema dell'Ilva e quindi, affermano gli esponenti istituzionali, «ha voluto soprattutto ascoltare per capire e valutare».
«L'Ilva non avrebbe futuro se non applicasse integralmente l'Aia» evidenziano gli amministratori al ministro. Il punto, proseguono, è che bisogna controllare che ci sia davvero il pieno rispetto di tutte le prescrizioni, utilizzando il Garante dell'Aia e l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale. Sulla bonifica dell'area esterna alla fabbrica, invece, evidenziato da più parti come sia esigua rispetto alle necessità la dotazione della legge 171 del 2012: 119 milioni per i primi interventi tra risanamento del Mar Piccolo e messa in sicurezza delle aree contaminate del Sito di interesse nazionale di Taranto, del quartiere Tamburi di Taranto e del comune di Statte che è vicino al capoluogo. Il Comune di Taranto ha chiesto un'accelerazione delle procedure ed un rafforzamento della cabina di regia. Il ministro convocherà in seguito una riunione congiunta e verrà anche a Taranto.
Dall'ultima relazione trimestrale redatta dall'Ilva, è intanto emerso che per l'Autorizzazione integrata ambientale l'azienda avrebbe già rispettato 78 delle 94 prescrizioni. Adesso però toccherà all'Ispra fare una verifica inviando i suoi tecnici a Taranto. I maggiori scostamenti rispetto all'Aia esistono per la copertura dei nastri trasportatori, dove l'Ilva prospetta tempi diversi, e sul problema si andrà ad un riesame tecnico. Il ministero ha già osservato che scostamenti sono possibili a condizione che non modifichino il quadro d'insieme. Nella relazione l'Ilva fa poi presente che per i parchi minerali si stanno attualmente ordinando 10 fog-cannon (lanciano acqua nebulizzata per la riduzione delle particelle di polveri sospese) e che le prime 5 macchine, di cui 3 nei parchi primari e altre 2 negli altri parchi, saranno installate entro il 31 maggio. A giugno saranno attivati altri 2 fog-cannon e a luglio il progetto completato. Sulla copertura dei parchi minerali, l'azienda afferma che ci sono quattro progetti possibili: fanno capo alle società Paul Wurth, Cimolai, Semat e Anmar. La copertura dei parchi servirà a contenere la diffusione delle polveri minerali a seguito della movimentazione delle materie prime. L'Ilva fa sapere che è stato emesso l'ordine relativo «alla costruzione di coperture piramidali presso i parchi agglomerato Sud e Nord oltrechè per i cumuli di calcare Pca». Lo scorso 28 gennaio, inoltre, l'azienda ha avanzato «al Comune di Taranto l'istanza per l'ottenimento dei permessi a costruire delle coperture dei depositi dei parchi Omo e Nord Coke di cui ancora non si dispone dell'autorizzazione a costruire». Infine le barriere frangivento in prossimità del rione Tamburi, anche queste con finalità anti-polveri, saranno completate a giugno. Si tratta, afferma l'Ilva, di un «intervento utile alla gestione del transitorio sino alla realizzazione delle coperture dei parchi».

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-05-11/ilva-priva-futuro-senza-082423.shtml?uuid=AbTQuxuH&fromSearch

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