sabato 18 maggio 2013

pc 18 maggio - a Roma in piazza a sfilare con la FIOM ma il "nemico interno" è alla testa del corteo


"Basta. Non possiamo più aspettare". Dietro questo striscione si apre il corteo nazionale della Fiom, che da piazza della Repubblica sfila fino a piazza San Giovanni, Migliaia le persone ("Siamo centomila" dicono i dirigenti del sindacato) in marcia al ritmo di fischietti e tamburi, guidate in prima linea dalle donne operaie di Bologna, seguite dallle loro colleghe e dai loro colleghi di tutta l'Emilia che vanta una partecipazione altissima con 40 pullman arrivati nella capitale. In testa, per lunga parte del corteo, anche il segretario e Gino Strada.
 Tanti gli slogan. "Basta licenziamenti, meno orario più salario" invoca un cartello.


"Non è una manifestazione contro qualcuno" ha ripetuto ancora Landini, ma una mobilitazione convocata dal sindacato dei metalmeccanici per rimettere al centro dell'agenda politica e del dibattito il tema del lavoro e fermare le politiche di austerità. La Fiom ha stilato anche una sorta di appello programmatico con gli obiettivi da raggiungere: riconquistare il diritto del e nel lavoro; la riconversione ecologica del nostro sistema industriale per valorizzare i beni comuni acqua, aria e terra; un piano straordinario d'investimenti pubblici e privati e il blocco dei licenziamenti anche attraverso l'incentivazione della riduzione dell'orario con i contratti di solidarietà e l'estensione della cassa integrazione; un contratto nazionale che tuteli i diritti di tutte le forme di lavoro con una legge sulla democrazia che faccia sempre votare e decidere i lavoratori; un reddito per
una piena cittadinanza di inoccupati, disoccupati e studenti; fare in modo che la scuola, l'università e la sanità siano pubbliche e per tutti; combattere le mafie e la criminalità organizzata che si sono infiltrate sia nella finanza che nell'economia; la rivalutazione delle pensioni e per un sistema pensionistico che riconosca la diversità tra i lavori; un'Europa fondata sui diritti sociali e contrattuali, su un sistema fiscale condiviso e sul diritto di cittadinanza e sulla democrazia delle istituzioni.
presente il Movimento 5 Stelle,

Per Sel sono presenti il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e Titti di Salvo. C'è anche l'ex tuta bianca Luca Casarini ed è atteso anche il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani. Per il partito democratico hanno dato singola adesione anche Fabrizio Barca e Sergio Cofferati. In piazza anche il magistrato Antonio Ingroia, leader di Azione civile.


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