Sabato scorso a Palermo alla festa del
sindacato pensionati della Cgil (che avranno avuto da festeggiare i
pensionati?) la Camusso si è espressa, a detta dei giornalisti, con
parole pesanti sugli evasori: “L'evasione fiscale deve portare in
galera” pensando di fare una battuta forte contro la piazza
organizzata da Berlusconi, un delinquente purtroppo ancora a piede
libero, contro i magistrati a Brescia.
La Camusso, come tanti altri borghesi,
pensa che oramai qui nessuno è più in grado di pensare o avere
memoria e quindi si può dire di tutto impunemente. È chiaro che
secondo le leggi di questo paese chi evade le tasse dovrebbe pagarne
le spese in sede penale o civile, ma appunto CHI EVADE LE TASSE?
Quello che non dice la Camusso è che si tratta proprio di quegli
stessi padroni, grandi capitalisti e detentori degli imperi
finanziari con i quali il segretario della Cgil si incontra,
contratta, concerta, e che fa salire sul palco del 1° maggio! E ai
quali il governo dà tanti soldi, incentivi, a fondo perduto!
Mentre chi non può evadere le tasse,
sono proprio quei settori del proletariato, lavoratrici e lavoratori,
pensionati, giovani in apprendistato, esodati e cassintegrati che la
Camusso dice di rappresentare e ai quali ha invece strappato l'art.
18 dello Statuto dei Lavoratori, per non parlare dei contratti di
lavoro che sono oramai scomparsi dalla scena e che nel passato almeno
servivano a recuperare in parte i soldi che il governo e i padroni,
ben oltre il normale sfruttamento della classe operaia, scippano
costantemente.
Dice la Camusso (GdS dell'11 maggio):
“E' Evidente che bisogna rendersi conto [e chi non se ne è reso
conto???] – ha detto Susanna Camusso – che la crisi ha impoverito
il lavoro, l'impoverimento delle pensioni e del welfare. Se si vuol
un cambiamento per il futuro del nostro paese bisogna dare risposte
al lavoro e al welfare.”
Basta guardare meglio alle parole
scelte e ci si accorge che la Camusso parla costantemente di LAVORO e
non di lavoratori, di pensioni e non di pensionati, di welfare di cui
in questo paese si è dimenticato anche il significato, se mai ne
avesse avuto uno!
Non citare le persone in carne ed ossa
è una scelta deliberata per provare a fare dimenticare chi subisce
realmente le politiche dei governi, compreso quest'ultimo, sostenuti
dalla CGIL e dalla signora Camusso!
Nessun commento:
Posta un commento