Un nuovo muro di solidarietà contro la repressione
Da ieri centinaia di cittadini, attivisti e dirigenti della sinistra indipendentista basca stanno mettendo in atto unastraordinaria dimostrazione di solidarietà e organizzazione.
Centinaia di persone stanno riempiendo 24 ore su 24 il centro storico della località di Ondarroa, piccolo ma combattivo comune della costa basca, per impedire che la polizia autonoma basca arresti una giovane, Urtza Alkorta, accusata dal regime di Madrid di ‘collaborazione con l’ETA’.
Nella tarda mattinata di oggi la ragazza, sorvegliata a vista da decine di suoi concittadini, è stata avvicinata da alcuni agenti in borghese mentre in città sono arrivate varie camionette dell’Ertzaintza e un elicottero volteggiava sulla cittadina. A quel punto la ragazza Urtza è stata condotta nella piazza centrale e circondata da circa 200 persone che si sono sedute a terra intorno a lei, realizzando un vero e proprio ‘tappeto umano’. Una herri harresia, un muro popolare in lingua basca, come quello che per giorni aveva impedito alcune settimane fa l’arresto di alcuni giovani a Donostia accusati anche in quel caso di militare in un’organizzazione
giovanile – Segi - messa fuori legge da Madrid con l’accusa di sostenere l’ETA.
Da contropiano.org/esteri/item/16518
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