domenica 12 maggio 2013

pc 12 maggio - Nepal: una nuova pubblicazione del partito maoista sul movimento rivoluzionario in corso


Il Dipartimento Internazionale del PCN-maoista ha pubblicato il suo primo bollettino mensile – People's Voice.
Esso contiene un editoriale, una intervista al Com. Kiran, un articolo del Com. Gaurav, alcune resoconti dei com. Suresh Ale, Com. Rishi Raj Baral e Com. Manoj Thapa. I messaggi dei partiti fratelli al 7° Congresso Nazionale, le attività del Dipartimento Internazionale, una relazione del Primo Maggio e incluse anche le attività politiche del fronte unito.

Verso la nuova rivoluzione

Il Dipartimento Internazionale del Partito Comunista del Nepal-maoista ha deciso di produrre un regolare servizio informativo online, che può soddisfare la richiesta dei nostri amici all'estero che vogliono avere informazioni sul movimento rivoluzionario in corso in Nepal. Gli amici all'estero erano di fronte ad una situazione in cui per farsi un'opinione sul movimento politico in Nepal si dovevano basare completamente su media borghesi, che sono deliberatamente contro il movimento rivoluzionario. Noi crediamo che questo problema adesso sarà superato.

Proprio in questo momento la società nepalese va verso una forte polarizzazione.
Una grave crisi politica è iniziata dopo lo scioglimento dell'Assemblea Costituente, dopo quattro anni dalla sua elezione senza aver prodotto una nuova costituzione. Entrambi gli obiettivi del "processo di pace", e cioè l'integrazione del PLA (People's Liberation Army-Esercito di Liberazione del Popolo) con il Royal Nepal Army (il vecchio Esercito ufficiale) e la scrittura della nuova Costituzione sono andati completamente in frantumi e ciò ha dato origine alla crisi politica insormontabile. Questa crisi è stata ulteriormente aggravata dopo l'evento reazionario del 14 marzo 2013, durante il quale il Presidente ha annunciato una Dichiarazione in 25 punti annullando le 20 clausole dell'attuale Costituzione ad interim e ha nominato un "governo non eletto dai partiti", su proposta del "meccanismo dei supremi leader dei quattro principali partiti ", che è del tutto incostituzionale.

L'elezione proposta è stata mandata all'aria dal movimento di boicottaggio delle forze politiche guidate dal PCN-maoista. Sebbene l'"elezione della Seconda Assemblea Costituente" non è stata ancora formalmente dichiarata dal governo, che ha di nuovo iniziato a raccogliere i nomi degli elettori per le nuove elezioni, le forze rivoluzionarie hanno già interrotto questo processo.

Grandi proteste sono iniziate quando il "governo elettorale" ha nominato un uomo, che è stato dichiarato responsabile della soppressione dello Storico Movimento di Massa e condannato in casi di corruzione, per l'incarico nella "Commissione per abuso di autorità", che indaga soprattutto su casi di corruzione. Esso ha inoltre contribuito a polarizzare il popolo del Nepal in due diversi campi: forze patriottiche, repubblicane, di sinistra da un lato e traditori della Nazione, forze anti-popolari e reazionarie, dall'altro. È il PCN-maoista, che guida il movimento patriottico e democratico.

La questione della "elezione" è diventata una questione che distingue completamente due campi diversi. I rinnegati, i fantocci di forze straniere, le forze anti-popolari vogliono a tutti i costi tenere l'"elezione". La maggioranza dei gruppi politici sono contrari. E' chiaro che la cosiddetta "elezione" non è stata progettata per scrivere una nuova costituzione, ma per sbarazzarsene e ottenere l'approvazione per il tradimento della nazione, azioni antipopolari, e scandali di corruzione. Per questo il dramma della "elezione" merita di essere boicottato. Solo un movimento di massa popolare può risolvere la crisi attuale. Le forze rivoluzionarie stanno cercando di trasformare questa crisi politica in una rivoluzione popolare.

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