Il Dipartimento Internazionale del
PCN-maoista ha pubblicato il suo primo bollettino mensile –
People's Voice.
Esso contiene un editoriale, una
intervista al Com. Kiran, un articolo del Com. Gaurav, alcune
resoconti dei com. Suresh Ale, Com. Rishi Raj Baral e Com. Manoj
Thapa. I messaggi dei partiti fratelli al 7° Congresso Nazionale, le
attività del Dipartimento Internazionale, una relazione del Primo
Maggio e incluse anche le attività politiche del fronte unito.
Verso la nuova rivoluzione
Il Dipartimento Internazionale del
Partito Comunista del Nepal-maoista ha deciso di produrre un regolare
servizio informativo online, che può soddisfare la richiesta dei
nostri amici all'estero che vogliono avere informazioni sul movimento
rivoluzionario in corso in Nepal. Gli amici all'estero erano di
fronte ad una situazione in cui per farsi un'opinione sul movimento
politico in Nepal si dovevano basare completamente su media borghesi,
che sono deliberatamente contro il movimento rivoluzionario. Noi
crediamo che questo problema adesso sarà superato.
Proprio in questo momento la società
nepalese va verso una forte polarizzazione.
Una grave crisi politica è iniziata
dopo lo scioglimento dell'Assemblea Costituente, dopo quattro anni
dalla sua elezione senza aver prodotto una nuova costituzione.
Entrambi gli obiettivi del "processo di pace", e cioè
l'integrazione del PLA (People's Liberation Army-Esercito di
Liberazione del Popolo) con il Royal Nepal Army (il vecchio Esercito
ufficiale) e la scrittura della nuova Costituzione sono andati
completamente in frantumi e ciò ha dato origine alla crisi politica
insormontabile. Questa crisi è stata ulteriormente aggravata dopo
l'evento reazionario del 14 marzo 2013, durante il quale il
Presidente ha annunciato una Dichiarazione in 25 punti annullando le
20 clausole dell'attuale Costituzione ad interim e ha nominato un
"governo non eletto dai partiti", su proposta del
"meccanismo dei supremi leader dei quattro principali partiti ",
che è del tutto incostituzionale.
L'elezione proposta è stata mandata
all'aria dal movimento di boicottaggio delle forze politiche guidate
dal PCN-maoista. Sebbene l'"elezione della Seconda Assemblea
Costituente" non è stata ancora formalmente dichiarata dal
governo, che ha di nuovo iniziato a raccogliere i nomi degli elettori
per le nuove elezioni, le forze rivoluzionarie hanno già interrotto
questo processo.
Grandi proteste sono iniziate quando il
"governo elettorale" ha nominato un uomo, che è stato
dichiarato responsabile della soppressione dello Storico Movimento di
Massa e condannato in casi di corruzione, per l'incarico nella
"Commissione per abuso di autorità", che indaga
soprattutto su casi di corruzione. Esso ha inoltre contribuito a
polarizzare il popolo del Nepal in due diversi campi: forze
patriottiche, repubblicane, di sinistra da un lato e traditori della
Nazione, forze anti-popolari e reazionarie, dall'altro. È il
PCN-maoista, che guida il movimento patriottico e democratico.
La questione della "elezione"
è diventata una questione che distingue completamente due campi
diversi. I rinnegati, i fantocci di forze straniere, le forze
anti-popolari vogliono a tutti i costi tenere l'"elezione".
La maggioranza dei gruppi politici sono contrari. E' chiaro che la
cosiddetta "elezione" non è stata progettata per scrivere
una nuova costituzione, ma per sbarazzarsene e ottenere
l'approvazione per il tradimento della nazione, azioni antipopolari,
e scandali di corruzione. Per questo il dramma della "elezione"
merita di essere boicottato. Solo un movimento di massa popolare può
risolvere la crisi attuale. Le forze rivoluzionarie stanno cercando
di trasformare questa crisi politica in una rivoluzione popolare.
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