mercoledì 15 maggio 2013

pc 15 maggio: Basta con gli F-35!




Il ministro della Difesa, Mauro, continua a difendere l'acquisto dei contestati aerei: dobbiamo superare l'approccio ideologico.

mercoledì 15 maggio 2013


Il neo ministro alla Difesa Mario Mauro, ex Forza Italia poi Pdl passato a Monti, si è detto subito pronto a rivalutare il progetto dei caccia F-35, facendo capire che, seppur con qualche limatura sull'investimento, non dovrebbe essere abbandonato.

«I primi via libera al progetto Jsf», che prevedeva la fornitura dei caccia F-35, «risalgono al 1998», ricordato Mauro, nel seguito della sua audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato, sulle linee programmatiche del suo dicastero. «Il Parlamento - ha fatto notare - ha sempre accompagnato con riflessioni il programma, e nulla vieta» alle Camere «di tornare a considerare nel merito l'adeguamento di questi passaggi. Ma tutti insieme dobbiamo superare l'approccio ideologico e vedere come stanno le cose».

«Dobbiamo recuperare il senso di quello che il Parlamento ha detto finora -ha concluso Mauro- perche' le forze armate italiane devono essere efficienti e tencologicamente adeguate».

«Potere di controllo non è potere di veto fine a se stesso. Non solo non temo il controllo del Parlamento, ma lo auspico. Perche' e garanzia della bontà degli atti del governo e soprattutto garanzia per un comparto, come quello della difesa, che non si arrende a vedersi immolato sull'altare della retorica ma ha bisogno di capire come garantire la pace e contribuire allo sviluppo».

«Invito i parlamentari ad approfondire, a cominciare da Cameri», il sito in Piemonte dove è previsto l'allestimento degli F-35, una «riflessione sullo sviluppo di questo progetto». Ma, rimarca più volte Mauro, «occorre entrare nel merito».

Di fatto, fa notare il ministro, «dopo aver ridotto questo programma, parliamo di 90 velivoli che sostituiscono i 250 oggi in linea. La più piccola delle portaerei americane ha sul ponte un minimo di 90 velivoli». Dunque «il ragionamento da sviluppare non è guardare quel singolo sistema d'arma ma entrare in una cornice dove convenzienza e opportunità vengano lette insieme».



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