Nello stesso tempo Boccia fa la tattica
di appoggiare la Lega per frenare le spinte di M5S e, quindi, fare
parte del fronte del ricatto ai 5stelle che altro non hanno davanti a
sé che tare al governo il più a
lungo possibile, dato che è certo che la loro pratica ingannapopolo e il predominio della Lega prefigurano una prima batosta elettorale alle europee.
lungo possibile, dato che è certo che la loro pratica ingannapopolo e il predominio della Lega prefigurano una prima batosta elettorale alle europee.
L’appoggio di Boccia è anche per
mettere in luce, come dice la nota “non si può essere pro imprese
sui territori e contro a livello nazionale”. Una dichiarazione
illuminante che mostra che la base effettiva della Lega sono gli
industriali del nord e non solo piccoli e medi e che le sparate
nazionali della Lega sono effettive contro i migranti e i movimenti e
sono pura demagogia nei confronti dei padroni a livello nazionale.
Ma il gioco tattico di Boccia è troppo
politico e quindi in realtà più che rinsaldare il legame
padroni/Lega dividerà il fronte dei padroni. Prima tutti i padroni
dediti alle esportazioni e in particolare legati al complesso
industrial-finanziario europeo, temono gli effetti della “guerra di
scarsa intensità” che la politica del governo italiano produce
nell’economia europea.
Nello stesso tempo l’impronta
fascio-populista sull’industria di Stato non può non arrivare fino
alla nuova scissione nella Confindustria. Per questo l’appoggio di
Boccia alla Lega è una tigre di carta che finirà per indebolire
entrambi, sempre e comunque se si sviluppa l’opposizione proletaria
e popolare ai padroni e al governo che certo non può fare
affidamento nella parata ridicola del PD.
Il Messaggero nel suo articolo, però,
solleva un problema in più. Si chiede se “questi movimenti più o
meno tattici in corso approderanno all’obiettivo finale che
qualunque sia il governo è sempre quello di un sistema globale
moderno fascista che ha il suo cuore nel neo corporativismo, chiamato
come sempre “patto dei produttori”. Sono il personale politico
fascio-razzista-populista dei 5stelle/Lega il soggetto adatto allo
stato corrispondente a questa visione strategica?
Se si dovesse basarci su come appaiono
si direbbe senz’altro di No. Ma la storia e l’America di Trump ci
dimostra che la questione è aperta e in realtà il fattore
determinante non sono i giochi dei Palazzi ma la lotta di classe, le
contraddizioni interimperialiste a livello mondiale.
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