L’esercito dell’evasione fiscale
finisce per essere il “padrino” di tutti i governi, e questo
governo è come gli altri su questo punto, solo che è fatto di
personaggi particolarmente adatto a fare, oltre che i servitori del
capitale, gli ingannapopolo.
Salvini è da sempre così, la Lega nel
nord è sempre stata il partito dei padroni e padroncini che,
all’insegna di “Roma ladrona” hanno fatto del non pagare le
tasse e in particolare i contributi per i lavoranti in nero la loro
bandiera, e ora hanno in Salvini un loro rappresentante esplicito.
Mentre i demagoghi dei 5stelle che hanno tuonato per carpire il voto
contro l’evasione sono apertamente qui “traditori” della
promessa elettorale.
Nella “manovra del popolo”, il
condono si chiama “pace fiscale”, e il tettro, per così dire di
evasione garantita da pacificare è di 1milione di euro.
Naturalmente qui non parliamo della
grande evasione, essa nella cosiddetta “manovra del popolo” non
c’è per niente e non la troverete in nessuna delle leggi che
questo governo ha annunciato e che farà. Qui si va dal prosieguo
delle politiche di “rottamazione”, divenute una costante oer fare
cassa e per far pagare a larghe fette delle masse popolari la caterva
di multe che ogni Comune ha scelto come una via per fare soldi, che
hanno reso la voce del pagamento delle muklte la seconda voce della
rapina e impoverimento, dopo i mutui, dei salari dei lavoratori.
Ma chiaramente qui viene alzata
l’asticella, come si dice, dello “stralcio delle cartelle”, per
coprire l’effettiva base elettorale dei fascio-populisti
soprattutto al nord, l’esercito dei padroncini e dei bottegai.
Nessun commento:
Posta un commento