Domenica trenta settembre il ministro degli interni, il leghista Matteo Salvini, è l’ospite d’onore del Zena
Festival, la festa della Lega Nord Liguria che si tiene nella centralissima
piazza della Vittoria.
Il suo comizio è il solito polpettone di
bestialità assortite, al quale gli astanti rispondono applaudendo a scena
aperta; peccato che, se davvero capissero ciò che afferma il leader nazista, la
loro reazione sarebbe di tutt’altro tenore.
Per inciso, l’apprezzamento appena scritto non
costituisce reato, dopo che la Magistratura ha assolto l’ex segretario nazionale
di Rifondazione, il piemontese Paolo Ferrero, che così aveva apostrofato
l'attuale vicepresidente del Consiglio dei ministri (https://milano.repubblica.it/cronaca/2016/05/11/news/salvini-139596248)
Pagina II dell’edizione genovese del quotidiano
la Repubblica di lunedì primo ottobre presenta un articolo, a firma
Matteo Pucciarelli, dove vengono riportate alcune delle affermazioni del
segretario federale leghista.
Chi scrive trova anche allucinante che dovrebbe essere una delle più
alte cariche dello Stato si possa
permettere, senza vergognarsi nemmeno un po’, di affermare che «non ci ho lavorato io al Dl – quello che assegna i fondi per l’emergenza che ha colpito Genova – rispondo dei decreti che porto avanti io».
permettere, senza vergognarsi nemmeno un po’, di affermare che «non ci ho lavorato io al Dl – quello che assegna i fondi per l’emergenza che ha colpito Genova – rispondo dei decreti che porto avanti io».
Eh no, signor ministro: lei non può lavarsi le
mani rispetto ad un provvedimento licenziato da un organismo del quale ella fa
parte; è troppo comodo assumersi i meriti degli applausi ricevuti
dall’esecutivo, e scaricare su altri le colpe per le leggi contestate.
Infine, visto che lei asserisce di essere
«cresciuto a pane e De André»; le consiglio di riascoltarlo con attenzione:
noterà che fino ad ora non ha capito proprio nulla dei testi del poeta
genovese.
Bosio (Al), 02 ottobre 2018
Commercianti, industriali, avvocati, architetti, ingegneri, armatori camalli, artigiani. E poi i sindacati e il mondo delle cooperative. In pratica tutta la Genova che produce e lavora. Insieme, sotto l’egida della Camera di commercio che ha promosso il vertice, hanno redatto un documento durissimo nei confronti del governo, per il decreto giudicato assolutamente inadeguato a far uscire la città dall’emergenza e annunciano che nei prossimi giorni presenteranno una lista di richieste “ultimative” al governo attraverso il Prefetto. Questo l’elenco degli aderenti: Alleanza Cooperative Genova, ANCE Genova, Assagenti Genova, CGIL Genova, CGIL Liguria, CISL Genova, CISL Liguria, CNA Genova, Coldiretti Genova, Collegio dei periti industriali Genova, Collegio geometri Genova, Confartigianato Genova, Confcommercio Genova, Confesercenti Genova, Confindustria Genova, Confitarma, CULMV P. Batini, Dottori Commercialisti Genova, FITA CNA, Ordine architetti Genova, Ordine avvocati Genova, Ordine Consulenti del lavoro, Ordine Ingeneri Genova, Spediporto Genova, Trasportounito Genova, Uil Liguria
Crollo ponte, la rivolta della città che lavora, pronta la lista nera sul decreto
Imprese, armatori, portuali e sindacati uniti contro il governo: “Misure inadeguate”Commercianti, industriali, avvocati, architetti, ingegneri, armatori camalli, artigiani. E poi i sindacati e il mondo delle cooperative. In pratica tutta la Genova che produce e lavora. Insieme, sotto l’egida della Camera di commercio che ha promosso il vertice, hanno redatto un documento durissimo nei confronti del governo, per il decreto giudicato assolutamente inadeguato a far uscire la città dall’emergenza e annunciano che nei prossimi giorni presenteranno una lista di richieste “ultimative” al governo attraverso il Prefetto. Questo l’elenco degli aderenti: Alleanza Cooperative Genova, ANCE Genova, Assagenti Genova, CGIL Genova, CGIL Liguria, CISL Genova, CISL Liguria, CNA Genova, Coldiretti Genova, Collegio dei periti industriali Genova, Collegio geometri Genova, Confartigianato Genova, Confcommercio Genova, Confesercenti Genova, Confindustria Genova, Confitarma, CULMV P. Batini, Dottori Commercialisti Genova, FITA CNA, Ordine architetti Genova, Ordine avvocati Genova, Ordine Consulenti del lavoro, Ordine Ingeneri Genova, Spediporto Genova, Trasportounito Genova, Uil Liguria
Intanto anche la giornata di ieri è trascorsa nelle
polemiche su decreto e commissario.
Cerca di mettere la sordina, Salvini, alle polemiche che
hanno accompagnato l’arrivo del decreto Genova, dal quale dapprima ha preso le
distanze «non me ne sono occupato direttamente» e cui poi, vis a vis con gli
sfollati, ha cercato di rimediare: «Nel decreto urgenze vanno inseriti più fondi
per le imprese di Genova. Se ci dicono che si sfora il deficit dello 0,1 per
cento chi se ne frega. Se è per aiutare i genovesi si aumenti pure il deficit»,
ha detto Salvini.
Proprio ieri, nella giornata in cui il decreto Genova é
stato trasmesso alla Camera, cominciando così l’iter di conversione in legge, si
è aperta una nuova attesa, dopo i 45 giorni passati per il primo: annunciato in
mattinata dal premier i Giuseppe Conte, non è arrivato in serata l’altro
decreto, quello con cui il premier nomina il commissario per la
ricostruzione.
Il nome di Claudio Gemme, imprenditore Fincantieri,
spinto proprio dalla Lega e indicato al premier proprio da Salvini presenta oscenamente il profilo di
conflitto di interesse di Gemme, che da imprenditore Fincantieri, ancorché
dimissionario, dovrebbe affidare i lavori della ricostruzione proprio a
Fincantieri.
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