Ieri,
1 ottobre, più scuole dell’area di Bagnoli sono state oggetto di
blitz ad opera di unità di polizia e guardia di finanza accompagnati
da cani antidroga, come previsto dal decreto “Scuole Sicure”,
predisposto dal ministro dell’interno Salvini.
Gli
istituti sono stati presenziati da unità cinofile, volanti di
polizia e digos per controllare ogni singola persona che volesse
accedere alle scuole. All’esterno del plesso Ex-Capalc gli studenti
hanno espresso il loro dissenso, durante l’assemblea del liceo
Labriola, che era in corso. C‘è stato un momento di duro confronto
in seguito ad una forte reazione della polizia ai cori di
disapprovazione, con conseguente identificazione degli esponenti
della critica. Sebbene il controllo abbia avuto un esito negativo, ci
sono stati fortissimi momenti di incomprensione e di panico tra gli
studenti. Sono intervenuti, per questo motivo, preside e professori,
che hanno mediato tra le due parti. Stesso trattamento è stato
riservato agli studenti dell’istituto Rossini, che sono stati
ugualmente fermati, perquisiti e identificati dagli agenti.
All’ITN Duca degli Abruzzi, invece, la Preside non ha lasciato entrare le forze dell’ordine ed i controlli si sono svolti nell’area antistante l’istituto. È da evidenziare che il decreto scuole sicure prevedeva il potenziamento degli impianti di videosorveglianza, l’assunzione temporanea di più vigili urbani e campagne formative soft e preventive, mentre l’unica misura che è stata attuata resta solo il traumatico e plateale blitz dei militi in mezzo alla folla di studenti, che alimenta un clima di paura e pregiudizio invece che un confronto aperto e informato sulle droghe. Mentre ci affanniamo a studiare tollerando la fatiscenza dell’edilizia scolastica, nella carenza delle strutture e del personale (ATA e docenti), in assenza di ricreazione, distributori automatici, laboratori, palestre, riscaldamenti, siamo costretti a subire l’improvvisa ed ingiustificata invasione e pressione nei nostri spazi di studio ad opera delle forze dell’ordine che non ci tutelano come vorremmo. Siamo pronti a dimostrare la forza degli studenti il 12 in piazza.
All’ITN Duca degli Abruzzi, invece, la Preside non ha lasciato entrare le forze dell’ordine ed i controlli si sono svolti nell’area antistante l’istituto. È da evidenziare che il decreto scuole sicure prevedeva il potenziamento degli impianti di videosorveglianza, l’assunzione temporanea di più vigili urbani e campagne formative soft e preventive, mentre l’unica misura che è stata attuata resta solo il traumatico e plateale blitz dei militi in mezzo alla folla di studenti, che alimenta un clima di paura e pregiudizio invece che un confronto aperto e informato sulle droghe. Mentre ci affanniamo a studiare tollerando la fatiscenza dell’edilizia scolastica, nella carenza delle strutture e del personale (ATA e docenti), in assenza di ricreazione, distributori automatici, laboratori, palestre, riscaldamenti, siamo costretti a subire l’improvvisa ed ingiustificata invasione e pressione nei nostri spazi di studio ad opera delle forze dell’ordine che non ci tutelano come vorremmo. Siamo pronti a dimostrare la forza degli studenti il 12 in piazza.
Oggi,
primo ottobre 2018, noi ragazzi del Liceo Scientifico Galieo Galiei
di Napoli, al termine delle lezioni , ci siamo trovati un altro bel
regalo da parte del Ministro Salvini!
Come
al solito siamo usciti alle ore 2:10, ritrovandoci tuttavia, nel
cortile del nostro istituto, ben quattro autovetture della Polizia di
Stato comprese di unità cinofile. Siamo stati testimoni di uno
spettacolo cui non ci saremmo mai aspettati di dover assistere: tre
nostri compagni di scuola sono stati soggetti a perquisizioni in
seguito a segnalazioni dei cani antidroga. In due casi, nonostante
uno di loro sia stato fatto spogliare nudo nei bagni della scuola,
l’esito del controllo è comunque risultato negativo e solo uno dei
tre è stato trovato in possesso di stupefacenti. Come studenti siamo
stanchi di essere trattati come criminali, specie tra le mura di un
istituto nel quale ci dovremmo sentire a casa!
Chiediamo quindi a gran voce che i fondi spesi in sicurezza, vengano invece destinati a migliorare la vivibilità delle nostre strutture nelle quali ci troviamo, anno dopo anno, a dover convivere con disagi sempre maggiori. Anche per questo anche noi scenderemo in piazza il 12 Ottobre urlando a gran voce il nostro dissenso contro le politiche di questo governo!
Chiediamo quindi a gran voce che i fondi spesi in sicurezza, vengano invece destinati a migliorare la vivibilità delle nostre strutture nelle quali ci troviamo, anno dopo anno, a dover convivere con disagi sempre maggiori. Anche per questo anche noi scenderemo in piazza il 12 Ottobre urlando a gran voce il nostro dissenso contro le politiche di questo governo!
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