venerdì 5 ottobre 2018

pc 5 ottobre - RAZZISMO ANTI ROM A “VIVA L'ITALIA” - in un clima di regime i programmi televisivi si trasformano in megafono del razzismo e del governo fascio populista

E' tempo di farne bersaglio dell'azione di massa e d'avanguardia dell'opposizione proletaria, antifascista e antirazzista!
                                               proletari comunisti/PCm Italia


Roma 5 ottobre 2018 COMUNICATO STAMPA

RAZZISMO ANTI ROM A “VIVA L'ITALIA”
ADESSO BASTA: INTERVENGA AGICOM

il 4 ottobre, il programma televisivo “Viva l'Italia”, condotta da Gerardo Greco, su Rete4 e prodotta da Mediaset Spa, ha dedicato un'ora del suo programma alla questione: “campi Rom, è emergenza?”: servizi, interviste, immagini, dibattiti in studio, collegamenti con un unico denominatore comune. Nella trasmissione si è continuato a rivolgersi con termini spregevoli e falsificanti verso la principale minoranza etnica dell'Unione Europea: “zingari”, “nomadi”. Una “moda” tutta italiana.
Da Via Bofandini Milano, a Roma in Via Salviati, Salone, Candoni, Togliatti fino a Barriera Torino: presenti in collegamento Francesco Facchinetti e Maria Giordano ed in studio lo Psichiatra Paolo Crepet, Maria Garofalo di Potere al Popolo, Francesca Barra, Pierluigi Diaco, per parlare di “Rom”.
....tutto l'impianto della trasmissione che risulta fortemente discriminante. Nelle dirette, ai cittadini di
etnia Rom, intervistati nei campi, non è concesso neanche di ascoltare quanto si dice in studio: è l'inviato che rivolge domande a raffica. Non è mai concessa diritto di replica. In studio non sono presenti rappresentanti delle etnie Rom Sinti
Eppure lo Stato Italiano ha firmato Accordi Strutturali con l'Unione Europea riconoscendo che i dodici milioni di cittadini appartenenti a questa minoranza vivono, da decenni, in una condizione di emarginazione, segregazione razziale, esclusione sociale. Accordi surrogati dalla stanziamento di sette miliardi di euro, stanziati dalla Commissione Europea, per il periodo 2014- 2020, per l'inclusione, per politiche sociali di accesso a casa, lavoro, scuola, salute.

I rom sinti continuano a vivere, in Italia, in condizioni di fortissima povertà, isolati nei famigerati “campi”. Il denaro è spartito nel nulla. Le denunce portate da tempo alla Magistratura Inquirente, le inchieste sulla autentiche truffe e frodi, subita da RSC, stentano a decollare. Nessun media ne parla.

I dibattiti ed i programmi televisivi sulla “questione Rom” non possono più essere a senso unico. Assistiamo ad un autentico e frenetico tiro a segno, non c'è possibilità di difesa. In questa tv non c'è democrazia, non c'è dibattito autentico, non c'è ne vera informazione ne diffusione di conoscenza.
Da anni, nella preparazione di queste trasmissioni, riceviamo telefonate dalle redazione, da giornalisti ed inviati. Ci chiedono notizie, di mettere in contatto, di accompagnare nei diversi luoghi le telecamere delle emittenti televisive, ma quando iniziano i programmi, le nostre voci spariscono, la nostra testimonianza non viene mai riportata. Questa non è informazione ma l'esatto contrario: così si alimenta soltanto pregiudizio, elemento scatenante del razzismo e dell'odio.

Dell'evidente discriminazione razziale contro RSC, ieri sera, se né accorto anche lo Psichiatra Crepet. Dopo l'intervista raccolta dalla giornalista Flaviana Scisci a Camelia, la zia di Cirasela, una piccolissima bambina di appena un anno e mezzo, colpita alla schiena, da un proiettile sparato da un ex impiegato del Senato, soltanto due mesi fa. Una bambina che ha rischiato di rimanere paralizzata a vita. Appena è uscita dall'ospedale, il giorno dopo, il Sindaco Virginia Raggi ha distrutto la sua precaria abitazione dove viveva con il padre e la madre senza offrirle nessuna alternativa.
Durante il suo intervento è stato interrotto ed in studio si è affermato che il criminale che ha colpito Cirasela, sparandole da una finestra “è stato provocato”. Crepet ha replicato denunciando: “provocato da una bambina? Siamo a Goebbels, vogliamo andare oltre? Oltre Goebbels”. Paul Joseph Goebbels era alto Gerarca Nazista, Ministro, responsabile della propaganda hitleriana.

Associazione Nazione Rom si è rivolta all'Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni a cui è affidato il compito di assicurare e tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nei mezzi di comunicazione. Con lettera inviata al Presidente Angelo Cardani è stata richiesto intervento sanzionatorio su Rete4 con ripristino di condizioni di par condicio e rispetto umano.
Si specifica che la denuncia da noi presentata è rivolta contro i vertici di Mediaset Spa e contro l'impianto generale della trasmissione e non contro gli inviati: in particolare preme segnalare l'assoluta correttezza ed umanità dell'inviata Flaviana Scisci che nella sua intervista a Camelia, la zia di Cirasela, ha raccontato con obiettività e veriticità quanto successo ed in atto in Via Togliatti a Roma Capitale.
E' soltanto altamente drammatico constatare come una piccolissima bambina di etnia Rom, è stata sgomberata dalla sua umile abitazione, insieme alla sua famiglia, al padre ed alla madre dal Sindaco Virginia Raggi, il giorno dopo le sue dimissioni dall'ospedale. Un intervento di totale disprezzo dei diritti fondamentali dell'uomo da parte dell'Amministrazione Capitolina.
Vogliamo ricordare, come, sulla vicenda di Cirasela, è intervenuto direttamente il Capo dello Stato Sergio Mattarella, affermando: “no al far-west, la barbarie susciti indignazione" ed ancora «appaiono segni astiosi, toni da rissa che rischiano di seminare nella società i bacilli della divisione, del pregiudizio, della preconcetta ostilità che puntano a sottoporre i nostri concittadini a tensione continua. Sta a chi opera nelle istituzioni politiche ma anche a chi opera nel giornalismo a non farsi contagiare da questo virus ma contrastarlo, farne percepire a tutti i cittadini il grave danno che ne deriva per la convivenza e per ciascuno”.

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