Minniti, sempre Minniti! Questo
ministro “multitasking” al servizio della borghesia italiana è l’autore del
decreto sul daspo urbano! Che diversi sindaci stanno mettendo in atto! Si tratta
di una iniziativa chiaramente di stampo fascista che vuole limitare fortemente
la “libertà di movimento”, e fascista è chi vi si attiene.
Ma che vuole esattamente questo
ex (?) responsabile dei servizi segreti? È già ministro dell’interno, ma nella
sostanza anche degli esteri, visto l’attivismo irrefrenabile, Libia ecc. ecc.,
e l’insignificanza di Alfano. Vuoi vedere che vuole diventare primo ministro? Visto
che un tipo come Gentiloni può diventarlo, perché non io? Si sarà detto! Che sono
così attivo e so come risolvere i problemi!
Esprimere solidarietà con chi
viene colpito ma soprattutto dobbiamo rispondere alla repressione dello Stato e
dei suoi uomini, come Minniti, perché è una necessità impellente!
da infoaut
Napoli, daspo urbano a due
giovani transessuali
24 JULY 2017 | IN METROPOLI.
Il decreto Minniti continua a
mostrarsi per quello che è: una legge fascista e razzista. Daspo Urbano a due
transessuali che passeggiavano in centro a Napoli.
Non è la prima applicazione del
Decreto Minniti a Napoli. Era già successo a un fioraio abusivo durante un
fermo della Polizia Municipale, sul quale si erano mobilitate le realtà sociali
e di movimento napoletane. Anche il Sindaco di De Magistris aveva preso parola
a riguardo contro l'applicazione del Decreto Minniti.
Pochi giorni fa due giovani
transessuali che chiacchieravano nei pressi di Piazza Garibaldi, sono state
fermate dalla Polizia. Sono state accusate di adescamento dagli agenti che le
hanno sotttoposte al Daspo Urbano di 48 ore e a una multa di 100 euro. Non
solo, anche una terza transessuale è stata fermata dalla Polizia mentre era al
bar, prelevata e sottoposta ad un controllo.
L'associazione Transessuale
Napoletana che ha diffuso la notizia racconta che le ragazze hanno paura ad
uscire di casa per il rischio di dover subire altri controlli e fermi.
Il Decreto Minniti sta disegnando
un quadro molto chiaro lungo tutto lo stivale: chi può essere etichettato come
"diverso", chi è più povero ed escluso viene attaccato ed emarginato.
Come a dire "portate i vostri problemi lontano da qua". A chi decide
di non abbassare la testa e di alzare la voce, arriva puntuale la sottrazione
del diritto al dissenso. Denunce, multe, fogli di via. Lo si è visto nelle mobilitazioni
contro i potenti del mondo a Roma e a Taormina, ma anche nella denuncia per
"vilipendio alle istituzioni" all'attivista che aveva criticato il
Decreto Minniti durante una mobilitazione al Pantheon.
A Napoli l'applicazione del
Decreto Minniti ha visto un salto, prevedibile e replicabile. L'attacco alle
prostitute è accompagnato da una catalogazione discriminatoria. Se sei trans,
aspettati di essere fermato dalla Polizia, perchè il tuo orientamento è
associato alla prostituzione. Non è tanto diverso da quello che succede per i
controlli anti-terrorismo quando i fermati sono sempre neri, o in generale
etichettabili come stranieri.
Il razzismo istituzionale mostra
la sua vera faccia nei dispositivi securitari. Respingerli nella loro totalità
e raccontare la vera complessità sociale che viene coperta e allontanata è la
strada percorrere.
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