Comunicato del collettivo terra rossa
LA REPRESSIONE NON CI FERMERÀ!
La morsa della repressione si abbatte sul Movimento No
Tap che come Terra Rossa contribuiamo giorno dopo giorno a far vivere.
Decine di verbali di contestazione sono stati
consegnati o stanno per essere consegnati ad attivisti, cittadine e cittadini
che hanno partecipato con noi ai blocchi stradali per impedire il passaggio dei
mezzi che dovevano trasportare gli Ulivi espiantati da Tap.
Decine, forse centinaia di migliaia di euro di multe
ci saranno notificate come tentativo vano di
piegare il nostro impegno militante. Ma noi non indietreggeremo, perché la nostra stessa ragione d’esistere è la difesa del nostro territorio da chi lo vuole stuprare e piegare agli interessi delle multinazionali a cui il Governo italiano è assolutamente subalterno. Per non parlare dei procedimenti penali che quasi certamente saranno avviati nelle prossime settimane. Il nuovo Questore, in linea con il Ministero degli Interni, porta avanti in modo indegno la politica del pugno duro in Salento, così come lo stesso stile repressivo sembra essere utilizzato in tutta Italia contro le tante esperienze di resistenza sociale che si realizzano contro gli abusi del potere. E’ evidente che i governi di centrodestra e di centrosinistra nel nostro paese hanno fatto la scelta del blocco al servizio delle multinazionali e a discapito dei popoli a cui viene impedita qualunque forma di autodeterminazione. Cercano di reprimerci con l’aggressività dei reparti mobili e intasando le procure di provvedimenti con cui si cerca in tutti i modi di nascondere la realtà di centinaia di donne e uomini che non rinunciano alla possibilità di cambiare lo stato di cose esistenti.
piegare il nostro impegno militante. Ma noi non indietreggeremo, perché la nostra stessa ragione d’esistere è la difesa del nostro territorio da chi lo vuole stuprare e piegare agli interessi delle multinazionali a cui il Governo italiano è assolutamente subalterno. Per non parlare dei procedimenti penali che quasi certamente saranno avviati nelle prossime settimane. Il nuovo Questore, in linea con il Ministero degli Interni, porta avanti in modo indegno la politica del pugno duro in Salento, così come lo stesso stile repressivo sembra essere utilizzato in tutta Italia contro le tante esperienze di resistenza sociale che si realizzano contro gli abusi del potere. E’ evidente che i governi di centrodestra e di centrosinistra nel nostro paese hanno fatto la scelta del blocco al servizio delle multinazionali e a discapito dei popoli a cui viene impedita qualunque forma di autodeterminazione. Cercano di reprimerci con l’aggressività dei reparti mobili e intasando le procure di provvedimenti con cui si cerca in tutti i modi di nascondere la realtà di centinaia di donne e uomini che non rinunciano alla possibilità di cambiare lo stato di cose esistenti.
Ma la storia dimostra che la repressione, quando il
popolo è determinato, non produce riflusso, ma radicalizzazione del conflitto.
Noi condanniamo questa linea governativa e la condotta
di chi (Questori e Prefetti) hanno scelto di servirla supinamente. La loro
aggressività ci rende solo più forti e determinati. Chiediamo però che il
popolo salentino sia al nostro fianco e si sollevi in massa contro l’arroganza
del potere. Chiediamo che le istituzioni (deputati, eurodeputati, consiglieri
regionali e comunali, Sindaci) prendano posizione contro questo scempio. Oltre
90 sindaci del Salento firmarono il documento contro TAP a dimostrazione che la
provincia di Lecce la TAP non la vuole, né ora né mai. Chiediamo una volta per
tutte che i rappresentanti delle istituzioni esercitino il loro dovere di
rappresentanza della volontà popolare.
Adesso occorre passare a una nuova fase della lotta.
Quella in cui il popolo si ribella al potere esercitando in massa il proprio
diritto di resistenza.
Non ci piegheranno …. MAI!
Collettivo Terra Rossa – Potere al Popolo
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