Milano,
scritte naziste davanti al Memoriale della Shoah che accoglie i migranti
Sono comparse in questi giorni due
scritte firmate con svastiche e fasci littori davanti al Memoriale della Shoah
di via Ferrante Aporti, a Milano. Lì dove da una decina di giorni vengono
ospitati ogni notte alcune decine di profughi e richiedenti asilo per
iniziativa della Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con Comunità
ebraica, chiesa anglicana e in stretto collegamento con il Comune. Le scritte
sono denigratorie nei confronti dei migranti e sono state realizzate con un
pennarello sulle panche di marmo davanti all'ingresso del Memoriale, che si
trova presso il Binario 21 della Stazione centrale da dove venivano deportati
gli ebrei milanesi ai tempi del fascismo. "All'ingresso del Memoriale c'è
la scritta 'Indifferenza' - commenta Stefano Pasta, responsabile milanese di
Sant'Egidio - Un monito del passato che chiede di guardare al presente: a
Milano in questi giorni anche ci sono minori che dormono in strada:
questa situazione ci chiede di accogliere, anche se non tutti sono d'accordo.
E' la storia che ci dà questa lezione" (z.d.)
di ZITA DAZZI 26 luglio
2017
Sicurezza,
nuovo blitz della polizia in stazione Centrale a Milano. Sala: "Bene i
controlli con giuste modalità"
Massiccio
impiego di uomini e unità, chiuso l'accesso alla metropolitana da piazza Duca
d'Aosta. Operazione conclusa, oltre cento persone portate in questura sui
pullman. L'assessora alla Sicurezza: "Sostanza, non spettacolo.
Continueremo fino a quando non sarà chiaro ai delinquenti che questo non è
luogo per sostare"
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26 luglio
2017
Nuova maxi
operazione di polizia nell'area della stazione Centrale a Milano: gli agenti
sono intervenuti in particolare in piazza Duca d'Aosta, controllando 200
stranieri e persone che frequentano la zona. Chiuso il varco di accesso alla
metropolitana. Dopo ore, al termine dei controlli, oltre 100 migranti sono
stati portati in questura sui pullman. "Un'operazione di sostanza, non di
spettacolo, come abbiamo chiesto", le parole dell'assessora alla Sicurezza
Carmela Rozza al termine dei controlli.
Il servizio
di 'prevenzione e controllo' del questore di Milano Marcello Cardona d'intesa
con il prefetto di Milano Luciana Lamorgese è stato disposto "contro la
criminalità diffusa nelle adiacenze della stazione". Segue quello simile
per dimensioni e dispiegamento di forze del 2 maggio (quando decine di migranti
furono identificati e
ugualmente portati in questura) e soprattutto le polemiche seguite all'ultima
aggressione: il poliziotto accoltellato da un migrante, poi espulso. In quella
occasione anche il sindaco Giuseppe Sala aveva ribadito la volontà di continuare
sulla strada dei controlli.
E oggi Sala
ha commentato positivamente l'operazione. "Credo che questo controllo sia
più tranquillo - ha detto riferendosi a quello di maggio che aveva spaccato
città e centrosinistra - la stazione centrale è un luogo simbolo, non solo per
Milano, quindi bene il controllo con le giuste modalità. Ci siamo parlati con
il prefetto e il questore (a differenza di quanto aveva lamentato a maggio,
quando il Comune non era stato avvisato, ndr), credo che sulla stazione
Centrale il tema sia una continua vigilanza, e ogni tanto bisogna intervenire
con controlli". "Ora mi auguro che queste verifiche di polizia e
carabinieri, come ho chiesto nell'ultimo incontro con il prefetto di Milano,
siano estese a tutte le stazioni ferroviarie della Lombardia a rischio
sicurezza", è stata invece la dichiarazione del governatore Roberto
Maroni.
Il servizio
è stato diretto dal dirigente dell'Ufficio prevenzione generale Maria Jose'
Falcicchia con gli equipaggi delle volanti, della Polmetro, degli uomini in
biciletta e del Commissariato Garibaldi Venezia, l'impiego di unità cinofile e
il Reparto prevenzione crimine, personale della polizia scientifica, della
Digos, della squadra mobile e dell'Ufficio immigrazione. Per le esigenze di
ordine e sicurezza pubblica, sono stati impiegati anche i Reparti Mobili e
dell'Arma dei carabinieri. Controlli anche all'interno della stazione, con il
Compartimento di polizia ferroviaria. Coinvolti anche la polizia locale, il
servizio sanitario del 118 e l'Atm.
Sono state
in particolare controllate piazza Duca d'Aosta, via Vittor Pisani, Piazza Luigi
di Savoia e Piazza IV Novembre. Soddisfatta del blitz l'assessora Rozza:
"Tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi non è bastato - ha spiegato -
continueremo fino a quando non sarà chiaro ai delinquenti che la stazione
Centrale non è luogo per sostare. Il lavoro costante di identificazione è stato
un percorso concordato e condiviso con questura e prefettura. L'operazione di
oggi va proprio in quella direzione, non abbassare la guardia e non lasciare
spazio all'illegalità. D'altra parte sono anche convinta - ha aggiunto - che i
luoghi per essere sicuri devono essere animati e vissuti da tutti i cittadini.
Il controllo di oggi deve essere accompagnato da operazioni che rendano la
piazza un punto d'attrazione".
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