Durante la Grande rivoluzione culturale proletaria in Cina, la classe operaia entrò in tutti i campi della sovrastruttura, della società, e soprattutto in quelli - la scuola, le università, la cultura, l'istruzione, in cui era totalmente esclusa ed erano i campi del dominio delle idee della borghesia.
Le citazioni che seguono
sono tratte da uno dei testi fondamentali di questa battaglia: “La classe operaia deve dirigere tutto”, scritto da un compagno maoista cinese Yao Wen yuan. e servono a chi segue la Formazione on
line per afferrare i nodi di questa battaglia.
“E' assolutamente
necessario persistere con la direzione della classe operaia e
“sviluppare al massimo la funzione dirigente della classe operaia
nella grande rivoluzione culturale nei vari settori di lavoro” (Mao
Tse tung)”.
“La parola d'ordine di
sostituire la dittatura della borghesia con quella del proletariato
fu avanzata verso la metà del 19° secolo quando il marxismo
cominciava a prendere forma e da allora sono già trascorsi 120 anni.
Solo l'imperialismo... la borghesia e i loro agenti - i vecchi e i
nuovi revisionisti – si oppongono a questa coerente parola d'ordine
rivoluzionaria... Perchè la parola d'ordine diventi una realtà è
essenziale unirsi alle larghe masse non operaie – soprattutto le
masse contadine, le masse della piccola borghesia urbana e gli
intellettuali che possono essere rieducati - e guidarne
nell'avanzata. L'intero corso della Grande rivoluzione culturale
proletaria si è svolto sotto la direzione di una sola classe, la
classe operaia... Il quartier generale proletario sintetizza gli
interessi della classe operaia (perchè fu ed è necessario che ci
sia un “quartier generale proletario” affinchè si eserciti la
direzione della classe operaia – ndr). Perchè – dice il testo:
“senza di esso prevale anche nella fila della classe operaia la
mentalità da conventicola, il settarismo e hanno ampio spazio nelle
fila della classe operaia le tendenze, reazionarie e riformiste che
minano la direzione della classe operaia. “Bisogna spazzare via –
dice il testo – ogni “regno indipendente”.
“Tutti i rivoluzionari
devono tenere sempre presente questa storica lezione della lotta di
classe”
“Le squadre di
propaganda degli operai fanno il loro ingresso nel campo
dell'istruzione. E' un evento
che scuote la terra. Sin dai tempi
antichi le scuole sono state monopolio della classi sfruttatrici e
dei loro figli. Dopo la liberazione la situazione subì un certo
miglioramento ma le scuole rimasero fondamentalmente monopolio degli
intellettuali borghesi”
“Quando nel corso della
Grande rivoluzione culturale proletaria i giovani delle Guardie rosse
si sono ribellati (a questo), i responsabili del partito avviati
sulla via capitalistica, le forze reazionarie borghesi nelle scuole
hanno subito per un certo periodo duri colpi, ma... i fatti hanno
provato che in tali circostanze è impossibile per gli studenti e gli
intellettuali portare a termine da soli (questa battaglia).
Mao sottolinea “Per
portare a compimento la rivoluzione proletaria nel campo
dell'istruzione è indispensabile la direzione della classe operaia,
la partecipazione delle masse operaie”.
Solo così è possibile
“distruggere completamente il sistema di istruzione borghese. Le
masse studentesche devono accogliere con entusiasmo la classe operaia
che viene ad occupare la scena...
“La classe operaia
possiede (diciamo noi, nella sua lunga storia) una ricca esperienza
pratica per quel che riguarda i tre grandi movimenti rivoluzionari:
lotta di classe, lotta per la produzione, sperimentazione
scientifica...”
“La classe operaia odia
il vecchio sistema di istruzione perchè esso è al servizio delle
classi sfruttatrici. Prova ripugnanza per le chiacchiere a vuoto e la
doppiezza di coloro le cui parole non corrispondono ai fatti...”
“Le contraddizioni per
le quali gli intellettuali continuano a litigare senza riuscire a
superarle, possono essere risolte con il ruolo della classe
operaia...”. Contro coloro che dicono che “è più che
sufficiente che gli operai si occupino delle loro fabbriche, lo
scritto sostiene “questo è un punto di vista antimarxista. La
classe operaia deve sapere di poter raggiungere la sua completa
emancipazione solo emancipando l'intera umanità. Fino a quando la
rivoluzione proletaria nel campo dell'istruzione (diremmo noi,
dell'arte, della cultura, della stampa, della sovrastruttura - ndr)
non sarà portata a termine e le radici del revisionismo non saranno
estirpate, la classe operaia non sarà emancipata e continuerà ad
esistere (il capitalismo e, nel caso in cui il potere sia stato
conquistato) il pericolo che il capitalismo sia restaurato e la
classe operaia venga di nuovo sfruttata e oppressa”.
Così come va combattuta
la posizione di chi nella scuola, ma potremmo dire, ancora una volta,
nell'arte, nella cultura, nella stampa, nella sovrastruttura, dice
“vogliamo liberarci da soli, non abbiamo bisogno della
partecipazione degli operai estranei alla scuola”. A costoro
l'autore risponde: “La grande rivoluzione culturale proletaria
afferma che “le masse devono liberarsi da sé stesse”. Gli operai
non fanno forse parte delle masse? La classe operaia non fa parte
delle stesse masse. Tutti gli autentici rivoluzionari proletari –
non quelli che si autodefiniscono tali per ingannare gli altri –
considerano la classe operaia come parte di sé stessi, anzi come la
parte più avanzata e cosciente (potenzialmente) delle masse
popolari. Chi considera gli operai come una forza estranea è un
confusionario, un elemento estraneo alla classe operaia... Certi
intellettuali che si autodefiniscono “rivoluzionari proletari” si
oppongono agli operai non appena la classe operaia tocca gli
interessi del loro minuscolo regno indipendente”.
Per questo gli operai
devono occupare i “regni indipendenti” grandi o piccoli che
siano. Solo così è possibile “cambiare l'atmosfera, lo stile e le
idee insane che esistono là dove pullulano gli intellettuali...
“Gli operai non si
inventano istruzioni” affermano certi intellettuali... Vi sono due
specie di istruzioni; istruzione borghese e istruzione proletaria”
“Quello che
l'intellettuale comprende è la pseudo conoscenza della borghesia...
Solo con la diretta partecipazione del proletariato è possibile
creare gradualmente un sistema di istruzione proletaria
caratterizzata dall'integrazione della teoria con la pratica... E'
possibile.., conoscere tutto ciò che esiste oggettivamente.
La classe operaia
approfondirà la conoscenza del mondo attraverso la propria pratica
rivoluzionaria e trasformerà il mondo... Per adempiere questa
missione storica la classe operaia deve studiare con coscienza e
serietà (il pensiero scientifico elaborato da Marx, Lenin, Mao),
seguire la linea di massa e lo stile di lavoro basato sulle inchieste
e le ricerche, elevare costantemente la propria coscienza politica...
criticare e ripudiare l'influenza corrosiva in seno alla classe
operaia dei disgustosi metodi borghesi...”
“La borghesia è sempre
stata per tradizione molto forte nel settore culturale ed educativo.
Quando la classe operaia vuole trasformare il mondo... la borghesia
cerca di usare la concezione borghese del mondo per corrompere gli
elementi deboli nelle fila operaie, compresi i quadri
dirigenti...”
“Bisogna essere fermi sulle posizioni del proletariato e stare in guardia contro le pallottole ricoperte di zucchero e gli altri espedienti cui la borghesia ricorre per attaccare le fila operaie. E' necessario compiere uno sforzo coscienzioso per epurare a fondo le fila della classe operaia, per fare la rivoluzione...”
“Bisogna essere fermi sulle posizioni del proletariato e stare in guardia contro le pallottole ricoperte di zucchero e gli altri espedienti cui la borghesia ricorre per attaccare le fila operaie. E' necessario compiere uno sforzo coscienzioso per epurare a fondo le fila della classe operaia, per fare la rivoluzione...”
“La critica di massa e
l'epurazione delle file di classe si stimano e danno impulso a
vicenda, creando le migliori condizioni per il consolidamento delle
organizzazioni (sindacato di classe, partito della classe operaia -
ndr)...”
Solo così queste
organizzazioni diventano quello che dice Mao “le organizzazioni
devono essere... composte da elementi avanzati... devono essere
organizzazioni d'avanguardia e dinamiche capaci di dirigere il
proletariato e le masse nella lotta contro il nemico di classe”.
Nessun commento:
Posta un commento