Alfano a Torino: "Le ambasciate a disposizione delle aziende per la promozione all'estero"
La prima tappa del tour "La Farnesina incontra le imprese"
"Stiamo facendo un lavoro porta a
porta per dire alle imprese che la Farnesina c'è, siamo qui e possiamo aiutarle,
facendo rete con le Camere di commercio", spiega Angelino Alfano. Il ministro
degli Esteri è a Torino per la prima tappa di "La Farnesina incontra le
imprese", iniziativa con cui il governo spiega come la diplomazia economica
possa sostenere le aziende italiane nell'export.
"Vogliamo rendere prossima questa diplomazia e dire: usateci di più. Le nostre ambasciate e i nostri
consolati sono pronti a assistere, quasi a livello lobbistico, le imprese che vogliono investire all'estero. Poi sarà mercato a decidere, ma avere il sostegno del sistema paese e un aiuto in più", dice Alfano. Che spiega: "Cominciamo da Torino perché questa è stata una grande capitale dell'innovazione del Paese e lo sarà ancora, oltre a essere una città in grado di attrarre studenti eccellenti. Come Farnesina abbiamo piani anche per importazione cervelli". Il ministro racconta di aver appena potuto apprezzare anche un altro aspetto di quest'area del Piemonte: "Ho trascorso l'ultimo weekend a Sestriere con la mia famiglia e ho potuto apprezzare in pieno la qualità dell'offerta turistica e enogastronomica".
"Nei primi nove mesi del 2016 il Piemonte ha esportato merci per 32,5 miliardi ed è la quarta regione per volume di vendite all'estero dopo Lombardia, Veneto e Emilia Romagna", ha spiegato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino. Che ha definito "essenziali" le reti dei consolati e delle ambasciate per fare affari all'estero: "I nostri rapporti business con gli Usa, per esempio, si sono sviluppati negli anni proprio attraverso la collaborazione con l'Ambasciata italiana di Washington, il Consolato italiano di Detroit e quello a San Francisco. In Cina abbiamo invece potuto portare avanti per oltre dieci anni progetti per il nostro settore automotive e per l'aerospazio, sempre lavorando intensamente con l'ambasciata di Pechino".
"Vogliamo rendere prossima questa diplomazia e dire: usateci di più. Le nostre ambasciate e i nostri
consolati sono pronti a assistere, quasi a livello lobbistico, le imprese che vogliono investire all'estero. Poi sarà mercato a decidere, ma avere il sostegno del sistema paese e un aiuto in più", dice Alfano. Che spiega: "Cominciamo da Torino perché questa è stata una grande capitale dell'innovazione del Paese e lo sarà ancora, oltre a essere una città in grado di attrarre studenti eccellenti. Come Farnesina abbiamo piani anche per importazione cervelli". Il ministro racconta di aver appena potuto apprezzare anche un altro aspetto di quest'area del Piemonte: "Ho trascorso l'ultimo weekend a Sestriere con la mia famiglia e ho potuto apprezzare in pieno la qualità dell'offerta turistica e enogastronomica".
"Nei primi nove mesi del 2016 il Piemonte ha esportato merci per 32,5 miliardi ed è la quarta regione per volume di vendite all'estero dopo Lombardia, Veneto e Emilia Romagna", ha spiegato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino. Che ha definito "essenziali" le reti dei consolati e delle ambasciate per fare affari all'estero: "I nostri rapporti business con gli Usa, per esempio, si sono sviluppati negli anni proprio attraverso la collaborazione con l'Ambasciata italiana di Washington, il Consolato italiano di Detroit e quello a San Francisco. In Cina abbiamo invece potuto portare avanti per oltre dieci anni progetti per il nostro settore automotive e per l'aerospazio, sempre lavorando intensamente con l'ambasciata di Pechino".
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