mercoledì 8 marzo 2017

pc 8 marzo - Storie di rivoluzionarie alla Libreria Metropolis di Roma

Non siamo per un 8 Marzo rituale, che vuole la festa e fare dimenticare la lotta necessaria. Per questo, ieri, la nostra libreria ha ospitato Paola Staccioli che, attraverso il suo libro "Sebben che siamo donne" (DeriveApprodi Editore 2015), ha dato voce e difeso la memoria storica di donne che hanno fatto della rivoluzione una scelta di vita per rovesciare questa società fatta di repressione, guerra, stato di polizia, sfruttamento e oppressione, per la giustizia sociale e per la libertà. Una scelta che ha sorpreso e spaventato la borghesia che, proprio perchè donne combattenti, le ha condannate come "nuove streghe" e ne ha stigmatizzato l'odio di classe.

L'autrice, con l'aiuto delle immagini, ha emozionato tutto il pubblico presente nel ripercorrere alcuni momenti delle vite di Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari Melazzi.

Assieme all'autrice, abbiamo avuto anche la testimonianza di Silvia Baraldini che ha ripercorso i dibattiti, le posizioni, del movimento negli USA, quello femminista, quello contro la guerra, le lotte a fianco al Partito delle Pantere Nere.

Libreria Metropolis Roma
libreriametropolisroma@gmail.com







Hai un viso bianco, trasparente
da ragazza metropolitana, 
un fiore sull'asfalto,
un fiore che brilla
nell'immondezzaio che ti circonda,
vermi che strisciano intorno
al tuo corpo snello, un fiore sull'asfalto.

Non conosco il tuo nome
ma certo è un suono dolce
un suono che non sarà dimenticato.
Non conosco la tua vita
ma certo è la vita
di mille altre ragazze
schiacciate nella gioia, 
nei desideri, nelle libertà.

Un fiore sull'asfalto
un fiore che ha imbracciato 
l'arma della liberazione.
Un fiore che brilla.

Non conosco il tuo nome
ma certo è un suono dolce
un suono che non sarà dimenticato.
Un suono d'amore e di libertà.
Un'arma che altre mani impugneranno.

Gian Luigi Nespoli, Per una compagna caduta in combattimento

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