Uniamo
le lotte Contro la repressione
Nei
magazzini logistici, dove ogni giorno si movimentano le merci che
arrivano ai grandi marchi dei supermercati della grande
distribuzione, attraverso la catena di appalti e subappalti, la
manodopera nella logistica viene fornita dalle cooperative.
I
facchini delle cooperative, praticamente tutti lavoratori immigrati,
si trovano costantemente sotto ricatto: dal perdere il posto di
lavoro per un cambio appalto, alla
certezza di poter lavorare le ore contrattuali, garantite solo a chi
mantiene la media di colli da movimentare.
Un
mondo del lavoro senza regole e di supersfruttamento, ma anche di
attacco ai diritti sindacali e umani, a completa disposizione della
cooperativa si viene chiamati o meno al lavoro ogni giorno tramite
sms, con ritmi di lavoro sempre più alti e che con il tempo usurano
braccia e schiena dei lavoratori, provocando inabilità alla mansione
e quindi il licenziamento.
E
per i lavoratori che osano alzare la testa aderire al sindacato e
rivendicare i propri diritti e un lavoro dignitoso e non da schiavi,
come stanno facendo da mesi anche nei magazzini di Brignano,
Calcinate, Basiano, le cooperative scatenano una guerra contro i
lavoratori iscritti allo slai cobas s.c.: lettere disciplinari,
licenziamenti politici, allontanamenti discriminatori e provocazioni
continue (è di questi giorni la denuncia contro ignoti che il
sindacato ha fatto ai carabinieri, per un tentativo di intimidazione
verso un nostro delegato, che si è trovato sotto casa due personaggi
che lo hanno aspettato alle 5 mentre andava al lavoro).
Le
lotte dei facchini che in questi anni hanno acceso i riflettori sul
sistema neoschiavista delle cooperative nella logistica, sono segnate dai tentativi di criminalizzare e fermare l'estendersi delle
lotte, così come da provocazioni e aggressioni ai danni di delegati
e dirigenti, anche nel nostro sindacato, fino ad arrivare
all'uccisione di un lavoratore in sciopero a Piacenza durante un
picchetto.
LA
REPRESSIONE TOCCA TUTTI I LAVORATORI CHE LOTTANO
PER
DIFENDERE I DIRITTI E IL LAVORO DIGNITOSO,
PER
ESSERE OPERAI E NON SCHIAVI.
LA
REPRESSIONE VA AFFRONTATA DA TUTTI COME BATTAGLIA DI CLASSE
SE
TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI
UNIAMO
LE LOTTE CONTRO LA REPRESSIONE
Basta
allontanamenti illegittimi dal posto di lavoro
NO
alla repressione NO ai licenziamenti politici
Siamo
Operai Non Schiavi
TREVIGLIO
SABATO 11
marzo h 11.00
MANIFESTAZIONE
da
piazza INSURREZIONE agli uffici
delle
cooperative CISA
in via Dalmazia 7
MASSIMO
SOSTEGNO E SOLIDARIETÀ AI FACCHINI IL LOTTA, PER UN LAVORO CON I
DIRITTI, ORARIO E PAGA GIUSTA, SALUTE E SICUREZZA NEI MAGAZZINI
SLAI
COBAS per il Sindacato di Classe
Dalmine
via Marconi 1 3355244902 sindacatodiclasse@gmail.com
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