L’espulsione di Carola Rackete dall’Italia non avverrà prima del 9 luglio: la Procura di Agrigento, infatti, ha negato il nulla-osta all’allontanamento dall’Italia della capitana della Sea Watch 3.
La comandante tedesca, infatti, il 9 luglio dovrà essere interrogata dalla Procura di Agrigento dove la Rackete è indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il provvedimento di allontanamento era stato annunciato da Matteo Salvini nella serata di martedì 2 luglio, giornata in cui Carola Rackete è tornata libera in seguito alla non convalida dell’arresto dal gip, ed era stato firmato dal prefetto di Agrigento Dario Caputo.
Tuttavia, il provvedimento dovrà comunque essere convalidato dalla sezione specializzata del tribunale civile di Palermo, ma non sarà eseguibile prima del nulla-osta della Procura.
Intanto, la comandante ha lasciato Agrigento e attualmente si trova in una località segreta.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, invece, è tornato sulla decisione del gip di non convalidare l’arresto della comandante della nave della Ong dichiarando che questa scelta gli ha provocato “tanta rabbia”.
“È stata una scelta incredibile con motivazioni incredibili perché qui si è messo a rischio la vita di alcuni uomini delle forze dell’ordine che stavano facendo il loro lavoro” ha detto Salvini ai giornalisti a margine di un incontro con gli ispettori di polizia a Nettuno sull’utilizzo del taser.
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