domenica 30 giugno 2019

pc 30 giugno - L'estate calda delle carceri

Noi siamo per un’estate calda nelle carceri. Le condizioni di sovraffollamento, la mancata cura della salute dei detenuti trasformano le celle in un attacco alla vita e alla salute che è ben al di là di quella che il sistema carcerario borghese chiama “pena”.
D’avanti a questo l’infame governo fascio-populista continua la politica dei precedenti senza alcun scrupolo.In occasione della recente rivolta a Poggioreale il Ministro della Giustizia, Bonafede/M5S, non ha trovato altre parole che: “Il detenuto morto di 58 anni - che ha innescato la protesta dei suoi compagni – era uno condannato all’ergastolo per omicidio”. Quindi, l’infame ministro ha introdotto la “pena di morte”? Per cui se uno è ergastolano non merita l’assistenza medica e può morire?
Certo, è il ministro che si dice attivamente impegnato a migliorare la giustizia, ma nessuno dei numerosi politici e industriali indagati per corruzione e strettamente legati a esponenti di questo governo, in particolare alla Lega di Salvini, rischierà l’ergastolo, anzi rischia al massimo i domiciliari.
Il carcere tortura, il carcere assassino è la faccia criminale dello Stato dei padroni.
La protesta, la rivolta dei detenuti è giustificata a prescindere e merita il sostegno di tutti i progressisti e democratici, oltre che dei proletari d’avanguardia e dei rivoluzionari.
I detenuti politici stanno opponendo una forte resistenza che ha doppiamente ragione per le infami condizioni di detenzione e per l’ingiustizia assoluta della loro carcerazione, colpevoli solo di difendere diritti sociali e azioni contro i padroni, i ricchi e lo Stato che li difende; colpevoli sono di combattere lo stato del carcere assassino e carcere tortura. Sono nostro compagni e fratelli di lotta, compagni e fratelli di classe.
L’unica giustizia è quella proletaria!
Tutte le carceri salteranno in aria!
Lo Stato borghese si abbatte e non si cambia!

proletari comunisti/PCm Italia
giugno 2019

Nessun commento:

Posta un commento