Manifestazione di solidarietà a Carola Rackete al porto di Nizza
A promuoverla immigrati italiani a Nizza: "Crediamo
che il Mediterraneo sia in primo luogo un simbolo di unità e di
solidarietà". L'appuntamento il 3 luglio alle 18,30 al porto
Alcuni italiani immigrati in Francia, sostenuti fra l'altro anche dall'associazione "
Tous citoyens!", hanno indetto una manifestazione al
porto di Nizza, lungo il Quai des Docks,
mercoledì 3 luglio alle 18,30 a sostegno di
Carola Rackete e della Sea-Watch 3.
Questo il testo della
lettera aperta indirizzati agli immigrati di origine italiana e ai cittadini nizzardi.
"Il 26 giugno 2019 la capitana
Carola Rackete della
Sea-Watch3 decide di dirigere il suo battello con 42 migranti soccorsi al largo delle coste della Libia fino al porto di
Lampedusa, in Italia, dopo
un'odissea di due settimane, nel corso delle quali la barca è stata costretta ad un infernale gioco dell’oca cambiando follemente la propria posizione al largo dell'isola di Lampedusa a causa della nuova legge del ministro dell'Interno Matteo Salvini che vuole chiudere i porti alle ONG che attraversano il Mediterraneo per salvare le vite dei migranti.
un'odissea di due settimane, nel corso delle quali la barca è stata costretta ad un infernale gioco dell’oca cambiando follemente la propria posizione al largo dell'isola di Lampedusa a causa della nuova legge del ministro dell'Interno Matteo Salvini che vuole chiudere i porti alle ONG che attraversano il Mediterraneo per salvare le vite dei migranti.
Il 28 giugno, il battello e i suoi 42 migranti
stanno ancora aspettando l'autorizzazione per entrare nel porto di
Lampedusa. Il ministro Salvini
minaccia di arrestare il capitano Rackete e il suo equipaggio per aver
favorito l’immigrazione clandestina, mentre la deputata Giorgia Meloni
del partito di destra Fratelli d'Italia chiede che la barca venga
sequestrata e affondata.
Noi,
immigrati italiani residenti a
Nizza, rivolgiamo un appello ai cittadini nizzardi per riunirci in un
luogo simbolico, quale è il porto della città, per dimostrare la nostra
solidarietà al capitano Carola Rackete e all'equipaggio della Sea-Watch3
e i valori umanitari che hanno contraddistinto la loro azione.
Noi, immigrati italiani residenti a Nizza, crediamo che il
Mediterraneo sia in primo luogo un
simbolo di unità e di solidarietà che è propria dell’identità
mediterranea, come hanno sottolineato grandi uomini francesi come Albert
Camus, Fernand Braudel e Gabriel Audisio.
Il nostro simbolo è l'olivo, un albero che si trova
in tutti i Paesi del Mediterraneo e li attraversa senza preoccuparsi
delle frontiere.
Crediamo che un porto sia un simbolo di accoglienza e mai di rifiuto.
Crediamo nella legge del mare e disobbediamo alle
leggi ingiuste e inumane delle quali la destra e l'estrema destra in
Italia, come in Francia, si fanno garanti.
Crediamo nelle parole di
Fernand Braudel, per un'identità mediterranea capace di coniugarsi solo al plurale: "
Cos'è il Mediterraneo? Mille cose
contemporaneamente, non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi, non un
mare, ma una successione di mari, non una civiltà, ma civiltà intessute
le una alle altre. Viaggiare nel Mediterraneo significa trovare il mondo
romano in Libano, la preistoria in Sardegna, le città greche in
Sicilia, la presenza araba in Spagna, l'islam turco in Jugoslavia. È
un'immersione profonda nei secoli, fino alle costruzioni megalitiche di
Malta o alle piramidi d'Egitto ".
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