Ancora un morto nel carcere di Poggioreale, detenuto si ammazza: “Questo penitenziario puzza di morte”
Da Redazione Internapoli
1 Luglio 2019
1 Luglio 2019
Ancora un suicidio nel carcere di Poggioreale. Un 50enne recluso nel Padiglione Firenze: l’annuncio dato da Pietro Ioia, attivista per i diritti dei carcerati “Due mesi fa l’avevo postato che con il caldo in questo carcere avvenivano suicidi, è successo l’anno scorso e sta succedendo anche adesso, l’orbitorio Poggioreale ha colpito ancora”.
Nuovo decesso a dieci giorni di distanza dall’ultimo, avvenuto il 19 giugno
scorso, di un detenuto di 58 anni stroncato da un malore e quello di pochi giorni fa. “Poggioreale è come una sala mortuaria, un penitenziario che puzza di morte” dichiara Ioia che aggiunge: “Non serve ristrutturare ma serve l’abbattimento totale di una struttura che rappresenta la vergogna della nostra città”.
Da Parenti e amici dei detenuti a Poggioreale, Pozzuoli e Secondigliano
L’elenco dei decessi a #Poggioreale in queste settimane, e dall’inizio dell’anno, sembra non trovare tregua. Gli ultimi giorni di giugno sono stati da incubo: 3 decessi in soli 3 giorni. Un #detenuto del padiglione Salerno pare sia deceduto in seguito ad un malore, mentre altri due #detenuti hanno deciso di togliersi la vita. L'ultimo ieri.
Purtroppo a Poggioreale come in tutte le altre #carceri italiane il numero di decessi e #suicidi, sopratutto nel periodo estivo, subisce un rilevante incremento. Il tutto accompagnato da condizioni di #sovraffollamento e caldo estivo che rendono precarie le condizioni igienico-sanitarie ed assolutamente inumane le condizioni di vita all’interno.
E' un copione già visto, anno dopo anno, nulla cambia.. se non in peggio, per l'aggravarsi del sovraffollamento.
Ci sembra un insulto, al contempo, la visita a Poggioreale organizzata oggi da una parlamentare del #movimento5stelle (esponente di un partito che è al governo con la Lega e che contribuisce, da protagonista, all'inasprimento delle politiche repressive e carcerocentriche - è recente la notizia per cui il governo realizzerà nuove carceri in vecchie caserme abbandonate, come se in italia non ci fossero già abbastanza luoghi di reclusione e come se non fossero già abbastanza gli oltre 60MILA detenuti che queste ospitano). È offensivo che questi personaggi provino a cavalcare l’onda degli ultimi tragici eventi per fare le loro passerelle sulla pelle dei detenuti, vivi o morti.
Di seguito riprendiamo un articolo pubblicato a giugno:
Nuovo decesso a dieci giorni di distanza dall’ultimo, avvenuto il 19 giugno
scorso, di un detenuto di 58 anni stroncato da un malore e quello di pochi giorni fa. “Poggioreale è come una sala mortuaria, un penitenziario che puzza di morte” dichiara Ioia che aggiunge: “Non serve ristrutturare ma serve l’abbattimento totale di una struttura che rappresenta la vergogna della nostra città”.
Da Parenti e amici dei detenuti a Poggioreale, Pozzuoli e Secondigliano
L’elenco dei decessi a #Poggioreale in queste settimane, e dall’inizio dell’anno, sembra non trovare tregua. Gli ultimi giorni di giugno sono stati da incubo: 3 decessi in soli 3 giorni. Un #detenuto del padiglione Salerno pare sia deceduto in seguito ad un malore, mentre altri due #detenuti hanno deciso di togliersi la vita. L'ultimo ieri.
Purtroppo a Poggioreale come in tutte le altre #carceri italiane il numero di decessi e #suicidi, sopratutto nel periodo estivo, subisce un rilevante incremento. Il tutto accompagnato da condizioni di #sovraffollamento e caldo estivo che rendono precarie le condizioni igienico-sanitarie ed assolutamente inumane le condizioni di vita all’interno.
E' un copione già visto, anno dopo anno, nulla cambia.. se non in peggio, per l'aggravarsi del sovraffollamento.
Ci sembra un insulto, al contempo, la visita a Poggioreale organizzata oggi da una parlamentare del #movimento5stelle (esponente di un partito che è al governo con la Lega e che contribuisce, da protagonista, all'inasprimento delle politiche repressive e carcerocentriche - è recente la notizia per cui il governo realizzerà nuove carceri in vecchie caserme abbandonate, come se in italia non ci fossero già abbastanza luoghi di reclusione e come se non fossero già abbastanza gli oltre 60MILA detenuti che queste ospitano). È offensivo che questi personaggi provino a cavalcare l’onda degli ultimi tragici eventi per fare le loro passerelle sulla pelle dei detenuti, vivi o morti.
Per combattere il #carcere non servirà alcun parlamentare di turno a “mettere una buona parola”. Solo #uniti ed #organizzati possiamo pretendere e rivendicare i #diritti che spettano a noi tutti, detenuti e familiari!
Per questo saremo al carcere di Poggioreale Venerdì 12 Luglio, ore 18:30 a Piazzale Cenni per portare la nostra #solidarietà a tutti i detenuti! Per non dimenticare nessuno di questi omicidi di Stato.
Per questo saremo al carcere di Poggioreale Venerdì 12 Luglio, ore 18:30 a Piazzale Cenni per portare la nostra #solidarietà a tutti i detenuti! Per non dimenticare nessuno di questi omicidi di Stato.
Di seguito riprendiamo un articolo pubblicato a giugno:
L'estate calda delle carceri
Noi siamo per un’estate calda nelle carceri. Le condizioni di sovraffollamento, la mancata cura della salute dei detenuti trasformano le celle in un attacco alla vita e alla salute che è ben al di là di quella che il sistema carcerario borghese chiama “pena”.
D’avanti a questo l’infame governo fascio-populista continua la politica dei precedenti senza alcun scrupolo.In occasione della recente rivolta a Poggioreale il Ministro della Giustizia, Bonafede/M5S, non ha trovato altre parole che: “Il detenuto morto di 58 anni - che ha innescato la protesta dei suoi compagni – era uno condannato all’ergastolo per omicidio”. Quindi, l’infame ministro ha introdotto la “pena di morte”? Per cui se uno è ergastolano non merita l’assistenza medica e può morire?
Certo, è il ministro che si dice attivamente impegnato a migliorare la giustizia, ma nessuno dei numerosi politici e industriali indagati per corruzione e strettamente legati a esponenti di questo governo, in particolare alla Lega di Salvini, rischierà l’ergastolo, anzi rischia al massimo i domiciliari.
Il carcere tortura, il carcere assassino è la faccia criminale dello Stato dei padroni.
La protesta, la rivolta dei detenuti è giustificata a prescindere e merita il sostegno di tutti i progressisti e democratici, oltre che dei proletari d’avanguardia e dei rivoluzionari.
I detenuti politici stanno opponendo una forte resistenza che ha doppiamente ragione per le infami condizioni di detenzione e per l’ingiustizia assoluta della loro carcerazione, colpevoli solo di difendere diritti sociali e azioni contro i padroni, i ricchi e lo Stato che li difende; colpevoli sono di combattere lo stato del carcere assassino e carcere tortura. Sono nostri compagni e fratelli di lotta, compagni e fratelli di classe.
L’unica giustizia è quella proletaria!
Tutte le carceri salteranno in aria!
Lo Stato borghese si abbatte e non si cambia!
proletari comunisti/PCm Italia
giugno 2019
D’avanti a questo l’infame governo fascio-populista continua la politica dei precedenti senza alcun scrupolo.In occasione della recente rivolta a Poggioreale il Ministro della Giustizia, Bonafede/M5S, non ha trovato altre parole che: “Il detenuto morto di 58 anni - che ha innescato la protesta dei suoi compagni – era uno condannato all’ergastolo per omicidio”. Quindi, l’infame ministro ha introdotto la “pena di morte”? Per cui se uno è ergastolano non merita l’assistenza medica e può morire?
Certo, è il ministro che si dice attivamente impegnato a migliorare la giustizia, ma nessuno dei numerosi politici e industriali indagati per corruzione e strettamente legati a esponenti di questo governo, in particolare alla Lega di Salvini, rischierà l’ergastolo, anzi rischia al massimo i domiciliari.
Il carcere tortura, il carcere assassino è la faccia criminale dello Stato dei padroni.
La protesta, la rivolta dei detenuti è giustificata a prescindere e merita il sostegno di tutti i progressisti e democratici, oltre che dei proletari d’avanguardia e dei rivoluzionari.
I detenuti politici stanno opponendo una forte resistenza che ha doppiamente ragione per le infami condizioni di detenzione e per l’ingiustizia assoluta della loro carcerazione, colpevoli solo di difendere diritti sociali e azioni contro i padroni, i ricchi e lo Stato che li difende; colpevoli sono di combattere lo stato del carcere assassino e carcere tortura. Sono nostri compagni e fratelli di lotta, compagni e fratelli di classe.
L’unica giustizia è quella proletaria!
Tutte le carceri salteranno in aria!
Lo Stato borghese si abbatte e non si cambia!
proletari comunisti/PCm Italia
giugno 2019
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