Una grande manifestazione popolare per gridare no al fascismo, ...persone di ogni età ed estrazione insieme con musiche e striscioni, pupazzi (a testa in giù) con le foto di Salvini, Meloni, Iannone, Adinolfi. Gridando no al razzismo, no allo sfruttamento dei lavoratori, no all’arresto del capitano Carola, no all’omofobia, no  ai confini, una manifestazione, però, quella per ricordare il 30 Giugno 1960 
Partito da piazza Alimonda, a pochi metri dalla sede di CasaPound blindata dal reparto mobile, il corteo (a cui ha preso parte il papà di Lorenzo Orsetti, il fiorentino ucciso a marzo In Siria combattendo con i curdi e contro l’Isis) si è snodato dalle 18,20 per le vie del centro, passando da corso Buenos Aires e sino ad attestarsi, alle 20.30, in piazza De Ferrari. Con anarchici, portuali, sindacalisti, ragazzi dei centri sociali, studenti medi, disoccupati, come Cristian, ex postino, la giovane voce del corteo che, quasi a ritmo di rap, pur senza musica, ritmava con rabbia il tempo degli slogan al microfono. Presente anche Giordano Bruschi, 93 anni, partigiano che quel 30 giugno lo visse da protagonista in quanto delegato della Cgil.