domenica 30 giugno 2019

pc 30 giugno - Solidarity with Carola Rackete – End Fortress Europe and Imperialist Crimes!


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Samidoun – Rete di solidarietà con i prigionieri paestinesi

L'escalation della repressione in Europa continua. Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3, che ha salva le persone dalla morte in mare nel Mediterraneo, è stata arrestata dalle autorità italiane dopo aver attraccato la sua nave nel porto di Lampedusa. Ha attraccato la nave in porto, nonostante le minacce delle autorità italiane che negavano l'accesso, perché la salute fisica e psicologica dei 40 rifugiati provenienti dall'Africa a bordo della nave era a grave rischio dopo il lungo periodo di navigazione.
Mentre Rackete veniva arrestata, i 40 rifugiati hanno potuto sbarcare - ma ora affrontano il passo successivo del sistema europeo dei rifugiati, rischio di espulsione e dispersione in diversi paesi europei. Carola Rackete è detenuta agli arresti domiciliari e rischia una reclusione da 3 a 10 anni con l'accusa di resistenza a una nave da guerra. Segue Pia Klemp, capitana della Iuventa,
un'altra nave che ha salvato oltre 1000 persone dall'annegamento nel Mediterraneo. Anche la sua nave è stata confiscata e lei rischia 20 anni di carcere.


Gli arresti di Rackete e Klemp l'ultima trovata della politica della "Fortezza Europa", che ha già tolto la vita di a di persone in fuga da Africa, mondo arabo e Asia sud-occidentale in cerca di rifugio. Solo negli ultimi sei anni, oltre 18.000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo mentre cercavano rifugio e sicurezza e sono annegati a causa della loro origine nazionale, di razza o etnia.

Va sottolineato che molte delle persone che hanno perso la vita in mare erano giù state più volte vittime delle politiche europee: vittime della politica della “Fortezza Europa” che infrange il diritto internazionale, i diritti umani e la più elementare umanità con muri ai confini, recinti di ferro, porti chiusi e politiche di respingimenti, ma vittime anche della lunga storia del colonialismo e dell’attuale imperialismo europeo. Le politiche di Europa e USA di invasione, aggressione, colonizzazione, distruzione, devastazione ambientale, sfruttamento e guerra che spingono migliaia e migliaia di persone a migrare dalle loro case, spesso contro la loro volontà, per cercare il loro diritto fondamentale alla sicurezza.

Le minacce di Matteo Salvini e dell'estrema destra italiana propongono in forma visibile la forma più estrema della politica della "Fortezza Europa", che accetta senza riserve l'annegamento in mare di migliaia di persone. Ma l'Italia non è la sola responsabile. Come ha osservato Klasse Gegen Klasse nella sua dichiarazione, "la normativa razzista della migrazione in Europa è influenzato principalmente dagli interessi dell'imperialismo tedesco ... Il governo federale si offre, con un gesto ipocrita, di accettare i rifugiati dal Sea Watch 3. Ma l'imperialismo tedesco è responsabile del fatto che così tante persone percorrono questa rotta pericolosa attraverso il Mediterraneo. Solo pochi anni fa, il governo federale tedesco ha stretto un patto con la Turchia per chiudere la rotta balcanica, trattato che ancora oggi è in vigore. Perciò la rotta del Mediterraneo è tanti utilizzata: perché non c’è altra via. Nessuno si offre volontariamente di affrontare questo pericolo mortale."

Samidoun, rete di solidarietà coi prigionieri palestinesi, è solidale con Carola Rackete, Pia Klemp e tutti coloro che lottano per porre fine al razzismo di "Fortezza Europa". Ci uniamo alle richieste di immediata liberazione, per il ritiro di tutte le accuse, la fine dei sequestri di imbarcazioni di salvataggio e della persecuzione perseguimento di quanti salvano la vita ai rifugiati. Ci uniamo agli appelli per porre fine alle politiche razziste e discriminatorie di deportazione ed esclusione, negazione dell’asilo, soggiorni forzati, securitarismo e divieto di lavoro, che impediscono alle persone di cercare sicurezza e libertà.

Soprattutto, sappiamo che tutte ciò non sarà possibile senza mettere fine all'imperialismo e alla colonizzazione europea in tutto il mondo, compresi la complicità dell'Unione europea con le guerre e gli interventi militari USA e l'occupazione e colonizzazione israeliana della Palestina. Gli stati europei, invece, come la Germania, estendono gli apparati della repressione di Stato contro le comunità di colore e comunità oppresse, compresi quelli che sono venuti di recente in Europa, spesso come rifugiati, facendone oggetto di sorveglianza e attenzione dei servizi segreti.

L'ascesa dell'estrema destra in Europa ha comportato continue campagne e attacchi anti-arabi e anti-musulmani; sono gli stessi partiti che mantengono stette relazioni con lo stato israeliano. Nel caso della Palestina, in particolare, alla complicità nell’assassinio e repressione dei palestinesi e arabi in Palestina e nel mondo arabo si accompagnano meccanismi repressivi per sopprimere l'organizzazione delle comunità palestinesi e arabe in Europa. Perciò, il sostegno alla Palestina e al cambiamento della politica europea nei confronti dell'apartheid israeliano sono intimamente connessi alla lotta contro il razzismo e alle politiche della "Fortezza Europa" e alla securitarizzazione degli stati europei.

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