Salario
minimo, autonomia differenziata, fiscalità, politiche industriali e
rappresentatività sindacale sono gli argomenti trattati nell’incontro
avuto dall’Unione Sindacale di Base a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luigi Di Maio.
USB
e le altre sigle sindacali presenti – Cisal, Confsal, Snals e Ugl –
hanno contestato in via preliminare la divisione delle rappresentanze
sindacali in “serie A” e “serie B”, alla luce dell’incontro della scorsa
settimana tra governo e Cgil, Cisl e Uil. Divisione smentita dagli
interlocutori, tanto che in tema di rappresentanza sindacale il ministro
Di Maio ha
specificato che “non si può chiudere in un club sempre più ristretto la rappresentanza dei lavoratori”.
specificato che “non si può chiudere in un club sempre più ristretto la rappresentanza dei lavoratori”.
A
tal proposito, USB ha denunciato al Presidente del Consiglio la
scandalosa condotta di Aran, che evita di convocare il tavolo sugli
ordinamenti professionali per il pubblico impiego. Conte ha assicurato
il suo interessamento alla vicenda, così come ha promesso di
interessarsi a quella dei lavoratori della Presidenza del Consiglio dei
Ministri da dieci anni senza contratto.
USB
ha ribadito la necessità dell’introduzione del salario minimo trovando –
contro la vulgata che vuole i sindacati contrari al provvedimento – il
consenso delle altre sigle presenti.
Sull’autonomia
differenziata USB ha riaffermato il proprio deciso no, sottolineando
come creino preoccupazioni quei ministri che come Bussetti elaborano
proprie strategie extranegoziali per gli aumenti salariali. Di Maio ha
commentato che la scuola “va lasciata unica e indivisibile, come la
nostra Repubblica”, mentre Conte ha sottolineato che sull’autonomia
differenziata si procede “con la massima cautela” e che si tratta
peraltro di un’occasione per introdurre un fondo perequativo.
USB
sulle politiche fiscali si è detta preoccupata per gli strumenti
annunciati per evitare l’aumento dell’Iva, chiedendo anzi l’abolizione
dell’imposta e l’introduzione di una patrimoniale, insistendo per
rilanciare reddito di cittadinanza e quota 100, nonché trovando risorse
per una vera riforma previdenziale che abbatta gli effetti della
Fornero.
USB
ha chiesto infine stanziamenti adeguati per i rinnovi dei contratti
pubblici, per le assunzioni e per le reinternalizzazioni dei servizi, e
uno strumento di sostegno alle politiche industriali che
consenta anche attraverso la nazionalizzazione di riprendere in mano
settori strategici devastati dagli interventi dei cosiddetti “capitani
coraggiosi”.
Il
ministro Di Maio ha assicurato che si lavorerà per tutelare le fasce
sociali in difficoltà, che sul salario minimo si intende arrivare in
porto sfruttando lo strumento del taglio del cuneo fiscale, che su
ArcelorMittal oggi si
chiederà conto all’azienda delle scelte come la Cigo appena operate, e
che per Alitalia entro la fine della prossima settimana si dovrebbe
arrivare a una definizione della vicenda.
USB
attende la convocazione dei tavoli sui diversi punti trattati, per una
valutazione non soltanto politica ma anche nel merito delle tematiche
affrontate.
REDAZIONE di CONTROPIANO
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