Sull’antifascismo
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la situazione è più articolata. Esiste il
contrasto ai fascisti quando fomentano il fascismo nei quartieri,
quando fanno raduni, aprono sedi, fanno aggressioni, ecc., su cui non
ci sono cose nuove da dire se non da agire e sviluppare una
politica di fronte, perché qui effettivamente senza il fronte
non possiamo fare nulla e quindi su ogni cosa noi dobbiamo
proporre innanzitutto il fronte, che è un fronte di
azione, che punta a fare azioni nelle forme condivise dagli altri
del fronte.
2
Nel
campo avverso c’è la decisione di Casapound di sciogliersi come
partito e lista elettorale.
Questo
vuol dire che ormai Salvini ne ha raccolto la rappresentanza e quindi
vedremo gli esponenti di Casapound sempre più interni al partito di
Salvini, e quindi non si può separare la lotta contro Casapound
dalla lotta contro Salvini. L’altro elemento è il possibile
passaggio che si cela: l'attività coperta di Casapound, e quindi
dobbiamo prevedere una possibile nuova fase di strategia della
tensione e di aggressioni di stampo omicida.
Quanto
questo riguardi solo CasaPound o l’intero arcipelago fascista, non è dato
sapere.
Questo
si lega dialetticamente a quello che avviene nel nostro campo.
C’è
l’importante scesa in campo dell’Anpi e dell’antifascismo
democratico borghese per la messa fuori legge e lo scioglimento di CP
e FDN e raggruppamenti fascisti. Noi siamo ovviamente d’accordo ed
è una nostra parola d’ordine, ma noi dobbiamo portare in questo
movimento due approfondimenti e caratteri:
1-
smascherare il governo, la presidenza della Repubblica, pezzi di
Magistratura e delle Istituzioni che non vogliono procedere a questa
messa fuori legge. La eventuale messa fuori legge in qualche forma è
un’azione tardiva che dimostra l’impotenza dello
Stato borghese di reprimere le forze fasciste e la riorganizzazione
del partito fascista;
2 –
contrastare l’emergere nel seno della grande borghesia di una
tendenza che in
realtà vuole mettere fuori legge l’antifascismo, e che a
capo di questa tendenza non ci sono solo le tradizionali forze
reazionarie che fanno parte del raggruppamento di Berlusconi e dei
suoi organi di stampa, televisione, ma in prima persona il
Corriere della sera, che in alcuni editoriali sostiene che
non c’è un pericolo fascista e che in Italia se questo pericolo
permane in qualche forma dipende dall’antifascismo, dal ruolo
storico del partito comunista, dall’antifascismo militante,
dall’onda lunga post Resistenza, con i quali bisogna farla finita.
Per
questo è necessario per noi partecipare alla campagna per la messa
fuorilegge dei raggruppamenti fascisti portando la posizione di
denuncia di Salvini, Pres. della Repubblica, pezzi di Istituzioni,
ecc. e chiamando le forze impegnate per la messa fuori legge dei
fasci a combattere ogni nuova veste della campagna reazionaria come quella lanciata dal CdS.
Sia
l’antifascismo che l’antirazzismo ci mostrano non solo qual’è
la nostra posizione ma anche il tipo di compagni e compagne di cui
abbiamo bisogno per condurre e tradurre questa posizione, e anche il
tipo di compagni che dobbiamo aggregare, per farla con un numero di
compagni maggiore, e con forze più adeguate.
proletari comunisti/PCm Italia
luglio 2019
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