mercoledì 10 luglio 2019

pc 10 luglio - Torino - la morte del migrante al Cpr è omicidio di Stato - sostegno alle proteste

Si indaga per omicidio colposo sulla morte del bengalese al centro di permanenza di Torino

Disposta l'autopsia. Stasera nuove proteste all'esterno, piccoli roghi dentro

Sarà l'autopsia, che probabilmente si eseguirà domani, a fare chiarezza sul decesso di Faisal Hossain, 32 anni, cittadino del Bangladesh in attesa di espulsione, trovato morto ieri mattina in una camera del Centro di permanenza e rimpatrio di Torino. Secondo un primo esame del medico legale l'uomo - che era stato messo in isolamento a causa di alcuni dissidi con gli altri ospiti - è morto per cause naturali ma il pm Enzo Bucarelli, che coordina le indagini della squadra mobile di Torino, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Svolta che non ha però frenato le proteste. Stasera, come ieri, ci sono stati piccoli incendi appiccati all'interno della struttura di corso Brunelleschi dai migranti in attesa di espulsione. E all'esterno meno di un centinaio di anarchici e antagonisti hanno inscenato una protesta sotto gli occhi della polizia. Urla e slogan contro le divise ma senza che ci siano stati momenti di tensione.
Ora si aspetta che l'autopsia sul giovane birmano consenta di far fare luce sulle sue condizioni di salute: era stato rinchiuso nel centro a febbraio e per questo saranno esaminate le sue cartelle cliniche. Ma si dovrà anche stabilire l'ora del decesso per confrontarla con la richiesta di aiuto arrivata dal compagno di stanza, per capire se vi siano stati ritardi nei soccorsi.

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