Mini cronaca di una giornata iniziata all’alba di mobilitazione alle grandi fabbriche, contro informazione e contestazione, spikeraggi e denuncia sulla natura razzista e fascista del governo, dei decreti sicurezza, vere e proprie leggi speciali per gli immigrati, e repressive contro le mobilitazioni dei lavoratori e le lotte sociali.
Una giornata per discutere
e scontrarsi alle portinerie.
Come in effetti è stato. Da
approfondire, da replicare,
da potenziare.
e scontrarsi alle portinerie.
Come in effetti è stato. Da
approfondire, da replicare,
da potenziare.
Con gli immancabili ‘io non sono razzista ma...’ a tradire la presenza ancora di un certo imbarazzo in attesa di fare il salto finale nella compagnia di governo e condividere per i migranti l’affondamento o comunque l’allontanamento dall’Italia.
Contro chi apertamente faceva l’apologia del ministro degli interni. Un confronto duro, come doveva essere.
Con gli operai antifascisti, antirazzisti, democratici, che si sono fermati e confrontati manifestando il dissenso verso il governo, il disorientamento verso il razzismo dei loro colleghi di lavoro, crescente nella forma più semplificata e becera dell’accanimento alle navi, alle Ong… contro l’accoglienza e per i porti ben chiusi.
Condivisione della necessità di una lotta aperta a queste posizioni, fondata su solidarietà, unità di lotta immigrati operai, organizzazione.
Su tutto una generale mancanza di conoscenza sui contenuti dei decreti sicurezza.
Segue volantino:
Decreto sicurezza bis
Razzismo per gli immigrati
Repressione per gli operai
Un altro pezzo della politica fascio-populista del ministro degli interni Salvini, avvallata dai servi sciocchi e ingannapopoplo 5stelle-DiMaio, come con i governi del PD-Renzi-Minniti, anche Salvini fa accordi con i signori della guerra Libici per gli interessi dei padroni italiani Eni in testa, e fa proprio del razzismo e odio anti-immigrati il cemento ideologico del proprio blocco sociale… a difesa dei profitti dei padroni italiani.
IL DECRETO SICUREZZA BIS FONDATO SULLA PROPAGANDA CHE CRIMINALIZZA IL DISSENSO E L’IMMIGRAZIONE, È UN USO FASCISTA DELLO STATO E LA MODIFICA DELLE LEGGI IN SENSO REPRESSIVO/AUTORITARIO.
PROPRIO PERCHE’ NELLA CRISI CON I LICENZIAMENTI E IL PEGGIORAMENTI DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DEL SALARIO, IL PROBLEMA PER I PADRONI È CHE AUMENTI IL CONFLITTO NELLE FABBRICHE E NEL PAESE, NEL DECRETO SONO CONTENUTI ATTACCHI DIRETTI ALLE LOTTE, CON PENE PIU’ SEVERE PER REATI COMPIUTI DURANTE LE MANIFESTAZIONI, QUALI ‘TRAVISAMENTO’, OFFESA A PUBBLICO UFFICIALE, GALERA PER BLOCCHI O OCCUPAZIONI DI STRADE; LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI RIUNIONE.
GLI OPERAI DEVONO FERMARE QUESTO REGIME MODERNO FASCISTA IN FORMAZIONE
RISPONDERE AL RAZZISMO CON LA SOLIDARIETA’ DI CLASSE E LA LOTTA COMUNE OPERAI/IMMIGRATI CONTRO IL SISTEMA CAPITALISTA CHE IMPONE MISERIA GUERRE E SFRUTTAMENTO NEI LORO COME NEL NOSTRO PAESE.
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http://proletaricomunisti.blogspot.com
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