venerdì 12 luglio 2019

pc 12 luglio - Salari differenziati - gabbie salariali - È per questo che la Lega del fasciorazzista Salvini vuole l’autonomia differenziata, con l’aiuto dell’ingannapopolo Di Maio… e il tutto sempre anticostituzionale!

Le gabbie salariali sono un sogno che i padroni capitalisti italiani coltivano da decenni, e cioè la possibilità di poter pagare in modo differente lavoratrici e lavoratori rispetto alla loro collocazione geografica, al nord, al centro, al sud… In passato non ci sono riusciti per la forte opposizione delle masse in lotta, adesso grazie al fascista Salvini e con l’aiuto dei 5stelle potrebbero finalmente festeggiare… strappando altri diritti conquistati dai lavoratori.

Lo "strappo" di cui parla l'Ansa in questo articolo non è sulla sostanza ma sul calcolo dei voti che ognuno dei due partiti può conquistare o perdere alle prossime elezioni

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Autonomia, strappo tra la Lega e M5s. Salvini: 'Avanti così? Vedremo'
Secondo il Carroccio, invece di andare avanti si va indietro. Conte: 'E' inaccettabile che l'Italia si slabbri'
Strappo tra M5s e la Lega al tavolo a Palazzo Chigi sull'Autonomia. "Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e
fanno l'opposto", sottolineano fonti leghiste.
"Al vertice Autonomia la Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud. Per il M5S è totalmente inaccettabile", riferiscono fonti del M5s. 
Ma, secondo il Carroccio, "invece di andare avanti si torna indietro".
"Vedremo", dice in serata Matteo Salvini a chi gli chiede se si possa andare avanti alla luce dei quotidiani scontri tra Lega ed M5s.
Si va avanti sull'autonomia, ma stando attenti a salvaguardare l'unità del Paese e la Costituzione, avrebbe detto il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende da chi era al tavolo di governo, per abbassare i toni tra Lega e M5s.
"Il tavolo sull'autonomia si è bloccato sulla regionalizzazione della scuola. Un bambino non sceglie in quale regione nascere: noi dobbiamo garantire l'unità della scuola così come l'unita nazionale", ha commentato Luigi Di Maio in una diretta Fb.
"L'Autonomia è nel contratto di governo: se qualcuno ha cambiato idea basta che lo dica e non si vada allora ulteriormente avanti", ha detto il ministro per gli Affari regionali Erika Stefani.
"Dovremo introdurre strumenti di salvaguardia solidaristici per evitare che l'Italia, come dire, si slabbri. Un progetto del genere sarebbe inaccettabile", ha detto il presidente del ConsiglioGiuseppe Conte. "Ho posto alcuni paletti. Su quelli non si può transigere". "Dobbiamo ipotizzare - aggiunge - che tutte le regioni contemporaneamente ce lo stiano chiedendo. Siamo già a 8 e non sono poche. Ma io devo poter pensare che domani mattina l'intesa con una regione possa essere fatta con tutte le altre. Io non posso trasferire tutte le competenze che vengono richieste. Se fosse così avremmo uno Stato centrale senza competenze".
Sull'autonomia oggi tra Lega e Movimento 5 Stelle "non ho assistito a nessuno strappo". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine dell'incontro a Palazzo Lombardia con il governatore Attilio Fontana commentando il vertice di questa mattina a Palazzo Chigi. In realtà ci stiamo confrontando, non abbiamo ancora trovato una sintesi ma sono assolutamente fiducioso che anche su questo,sulla scuola, sul l'istruzione , la troveremo". I tempi? "Brevi, brevissimi", ha concluso.

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