Per
i giornalisti presenti, a digiuno – spesso – di conoscenze che vanno
troppo indietro nel tempo, alla base della contestazione ci sarebbero
soltanto le attuali posizioni della Uil, a favore del mantenimento
dell’”immunità penale” per la ArcelorMittal, così com’era stato a lungo
per l’Ilva.
Ma
la storia non fa sconti. Da sempre a Taranto si sa che per essere
assunti nell’acciaieria bisogna prima iscriversi alla Uil e poi sperare.
E,
quando arrivano i momenti di crisi, gli iscritti alla Uil si salvano,
oppure pagano un prezzo minore in termini di licenziamenti, cassa
integrazione, ecc.
Così
pare proprio che sia andata anche per le nuove assunzioni – nel
passaggio dai Riva agli indiani di ArcelorMittal – con un pletora di
“uillini” ri-assunti in blocco, mentre lavoratori senza tessera o “con
la tessera sbagliata” si sono trovati fuori dalla porta.
Tra
questi parecchi iscritti all’Usb, protagonista del presidio, che non
hanno ovviamente mancato di “ricordare” a Palombella di cosa si è reso
protagonista….
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