martedì 1 marzo 2016

pc 1 marzo - Solidarietà con Milagro Sala - riceviamo e pubblichiamo

Cari Compagni e Compagne,
mi permetto di chiedere le vostre firme in solidarietà di Milagro Sala, deputata al “Parlasur”, Parlamento del “Mercosur”, dirigente e fondatrice dell’organizzazione di quartiere Tupac Amaru facente parte della Central de Trabajadores de la Argentina (CTA), arrestata a metà gennaio con accuse infondate per occultare il vero scopo dell’operazione ossia eliminare un oppositore politico. Tutto va inquadrato nella virata a destra impressa all’Argentina dal nuovo presidente Mauricio Macri, appoggiato dal ceto imprenditoriale e dai latifondisti, milionario filoamericano e fanatico neoliberista, attuante in senso inverso l'indirizzo delle tre T-tierra, techo y trabajo- predicato anche da Papa Francesco.
Macri si sta rivelando un incubo per il Paese: dalle decine di migliaia di lavoratori del settore pubblico mandati a casa (oltre 15.000 lavoratori)  alla repressione in piazza contro i lavoratori, dalle minacce alle Madres de Plaza de Mayo  alle restrizioni contro i giornalisti indipendenti, tanto per limitarsi solo ad alcuni aspetti della dinamica autoritaria di questo fantoccio al servizio del Capitale Transnazionale.
Sotto riporto la petizione che inquadra la problematica sottesa a questa ennesima drammatica vicenda in Argentina…

Argentina - Solidarietà ai Tupac Amaru e appello per la liberazione di Milagro Sala

Apprendiamo con stupore e preoccupazione la notizia che la Deputata del ParlaSur  Milagro Sala è detenuta da alcuni giorni nelle carceri argentine con accuse che sembrano di natura politica più che
penale.
Milagro Sala è stata privata della libertà il 16 gennaio 2016 per aver organizzato una protesta pacifica in Plaza Belgrano, a San Salvador de Jujuy, Argentina.
Dal 13 dicembre 2015 l’organizzazione Tupac Amaru, di cui Milagro è dirigente e fondatrice, insieme alla rete delle organizzazioni sociali della provincia, ha organizzato un sit-in davanti alla sede dell’esecutivo della provincia di Jujuy per chiedere al governatore di concedere loro un colloquio. A ciò si è risposto con una denuncia contro Milagro Sala per “istigazione a delinquere e agitazione”; l’arresto della dirigente è stato immediato.
Dalla documentazione che ci è stata fornita risulta che Milagro Sala sia una dirigente, una benefattrice e una persona molto stimata a Jujuy, dove lotta da decenni per migliorare le condizioni sociali, educative e sanitarie di una delle zone più povere dell’Argentina.
La Tupac Amaru è un’organizzazione sociale sorta durante la protesta contro la crisi del 2000 ed è formata da moltissime cooperative, che si sono costituite durante gli anni dei governi Kirchner.
Grazie ai sussidi del governo e a una gestione comunitaria e intelligente delle risorse la Tupac Amaru ha costruito decine di quartieri in tutta l’Argentina, con oltre 10.000 abitazioni. Al contrario delle imprese private che hanno costruito case con gli stessi fondi del governo, la Tupac Amaru ha reinvestito i guadagni costruendo centri sanitari, un sistema scolastico che va dall’asilo all’università, centri sportivi e culturali. L’opera della Tupac Amaru è stata riconosciuta a livello internazionale, è oggetto di studi universitari e attestata da libri e documentari.
In considerazione di queste notizie chiediamo l’immediata scarcerazione di Milagro Sala e l’inizio del costruttivo dialogo che Milagro e i suoi militanti chiedono.
Certi che i nuovi governi insediatisi a livello nazionale e locale in Argentina vogliano continuare nel solco della democrazia e del rispetto delle garanzie costituzionali assicurate all’opposizione, porgiamo distinti saluti e attendiamo una risposta a questo appello.
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In questi giorni un comitato informale per la liberazione di Milagro Sala si è formato in Italia e ha raccolto firme per inviare questo appello al Presidente dell’Argentina, Mauricio Macri e a Gerardo Morales,  Governatore della Provincia di Jujuy;  
Primi firmatari:
On.le Giovanna Martelli
On.le Beatrice Brignone
On.le Andrea Maestri
On.le Michela Marzano
Vittorio Agnoletto, medico, già parlamentare europeo
Basilio Rizzo, Consigliere comunale di Milano
Luciano Muhlbauer, Arci Milano
Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia
Mao Valpiana, Direttore di Azione Nonviolenta
Valerio Colombo, Segretario Generale del Partito Umanista
Dora Salas, giornalista
Laura Tussi, scrittrice, PeaceLink
Arch. Giorgio Schultze, imprenditore
Paola Bolaffio, giornalista, Direttrice di Giornalisti nell’Erba
Anna Polo, Mondo senza Guerre e senza Violenza
Pia Figueroa, Direttrice Internazionale di Pressenza
Paolo D’arpini,  Coordinatore della Rete Bioregionale Italiana
Federico Palumbo, Regista
Olivier Turquet, coordinamento redazionale di Pressenza Italia
Karim Metref, educatore e blogger
Alberto L’Abate, docente di Metodologia di Ricerca per la Pace  Transcend University
Angelo Baracca, saggista, professore universitario
José Luis Tagliaferro, giornalista
Alessandro Graziadei, giornalista, caporedattore di Unimondo.it

Chi volesse dare la sua adesione scriva a olivier.turquet@gmail.com

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