Cari Compagni e
Compagne,
mi permetto di
chiedere le vostre firme in solidarietà di Milagro Sala, deputata al “Parlasur”,
Parlamento del “Mercosur”, dirigente e fondatrice dell’organizzazione di
quartiere Tupac Amaru facente parte della Central de Trabajadores de la
Argentina (CTA), arrestata a metà gennaio con accuse infondate per occultare il
vero scopo dell’operazione ossia eliminare un oppositore politico. Tutto va
inquadrato nella virata a destra impressa all’Argentina dal nuovo presidente
Mauricio Macri, appoggiato dal
ceto imprenditoriale e dai latifondisti, milionario filoamericano e fanatico
neoliberista, attuante in senso inverso l'indirizzo delle tre T-tierra, techo
y trabajo- predicato anche da Papa Francesco.
Macri si sta
rivelando un incubo per il Paese: dalle decine di migliaia di lavoratori del
settore pubblico mandati a casa (oltre 15.000 lavoratori) alla repressione in
piazza contro i lavoratori,
dalle minacce
alle Madres de Plaza de Mayo alle restrizioni contro i giornalisti
indipendenti, tanto per limitarsi solo ad alcuni aspetti della dinamica
autoritaria di questo fantoccio al servizio del Capitale
Transnazionale.
Sotto riporto la
petizione che inquadra la problematica sottesa a questa ennesima drammatica
vicenda in Argentina…
Argentina
- Solidarietà ai Tupac Amaru e appello per la liberazione di Milagro
Sala
Apprendiamo
con stupore e preoccupazione la notizia che la Deputata del ParlaSur Milagro
Sala è detenuta da alcuni giorni nelle carceri argentine con accuse che sembrano
di natura politica più che
penale.
penale.
Milagro
Sala è stata privata della libertà il 16 gennaio 2016 per aver organizzato una
protesta pacifica in Plaza Belgrano, a San Salvador de Jujuy,
Argentina.
Dal
13 dicembre 2015 l’organizzazione Tupac Amaru, di cui Milagro è dirigente e
fondatrice, insieme alla rete delle organizzazioni sociali della provincia, ha
organizzato un sit-in davanti alla sede dell’esecutivo della provincia di Jujuy
per chiedere al governatore di concedere loro un colloquio. A ciò si è risposto
con una denuncia contro Milagro Sala per “istigazione a delinquere e
agitazione”; l’arresto della dirigente è stato immediato.
Dalla
documentazione che ci è stata fornita risulta che Milagro Sala sia una
dirigente, una benefattrice e una persona molto stimata a Jujuy, dove lotta da
decenni per migliorare le condizioni sociali, educative e sanitarie di una delle
zone più povere dell’Argentina.
La
Tupac Amaru è un’organizzazione sociale sorta durante la protesta contro la
crisi del 2000 ed è formata da moltissime cooperative, che si sono costituite
durante gli anni dei governi Kirchner.
Grazie
ai sussidi del governo e a una gestione comunitaria e intelligente delle risorse
la Tupac Amaru ha costruito decine di quartieri in tutta l’Argentina, con oltre
10.000 abitazioni. Al contrario delle imprese private che hanno costruito case
con gli stessi fondi del governo, la Tupac Amaru ha reinvestito i guadagni
costruendo centri sanitari, un sistema scolastico che va dall’asilo
all’università, centri sportivi e culturali. L’opera della Tupac Amaru è stata
riconosciuta a livello internazionale, è oggetto di studi universitari e
attestata da libri e documentari.
In
considerazione di queste notizie chiediamo l’immediata scarcerazione di Milagro
Sala e l’inizio del costruttivo dialogo che Milagro e i suoi militanti
chiedono.
Certi
che i nuovi governi insediatisi a livello nazionale e locale in Argentina
vogliano continuare nel solco della democrazia e del rispetto delle garanzie
costituzionali assicurate all’opposizione, porgiamo distinti saluti e attendiamo
una risposta a questo appello.
......................
In
questi giorni un comitato informale per la liberazione di Milagro Sala si è
formato in Italia e ha raccolto firme per inviare questo appello
al Presidente
dell’Argentina,
Mauricio Macri e a Gerardo Morales, Governatore
della Provincia di Jujuy;
Primi
firmatari:
On.le
Giovanna Martelli
On.le
Beatrice Brignone
On.le
Andrea Maestri
On.le
Michela Marzano
Vittorio
Agnoletto, medico, già parlamentare europeo
Basilio
Rizzo, Consigliere comunale di Milano
Luciano
Muhlbauer, Arci Milano
Gianni
Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia
Riccardo
Noury, portavoce di Amnesty International Italia
Mao
Valpiana, Direttore di Azione Nonviolenta
Valerio
Colombo, Segretario Generale del Partito Umanista
Dora
Salas, giornalista
Laura
Tussi, scrittrice, PeaceLink
Arch.
Giorgio Schultze, imprenditore
Paola
Bolaffio, giornalista, Direttrice di Giornalisti nell’Erba
Anna
Polo, Mondo senza Guerre e senza Violenza
Pia
Figueroa, Direttrice Internazionale di Pressenza
Paolo
D’arpini, Coordinatore della Rete Bioregionale Italiana
Federico
Palumbo, Regista
Olivier
Turquet, coordinamento redazionale di Pressenza Italia
Karim
Metref, educatore e blogger
Alberto
L’Abate, docente di Metodologia di Ricerca per la Pace Transcend
University
Angelo
Baracca, saggista, professore universitario
José
Luis Tagliaferro, giornalista
Alessandro
Graziadei, giornalista, caporedattore di Unimondo.it
Chi
volesse dare la sua adesione scriva a olivier.turquet@gmail.com
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