In
seguito alle pressioni da parte dell’ ambasciatore israeliano in
Italia, infatti, il rettore dell’ Università di Cagliari Maria Del Zompo
ha deciso di negare l’ autorizzazione dell’ utilizzo delle aule nelle
diverse facoltà prendendo una chiara e decisa posizione politica dell’
argomento. Nonostante questa decisione, gli studenti hanno deciso di
confermare e di proseguire con l’intera programmazione delle iniziative
senza fare nessun tipo di passo indietro. Dal 29 febbraio le aule negate
dall'Ateneo e destinate ad ospitare gli eventi della manifestazione
sono state occupate per consentire lo svolgimento dell'Israeli Apartheid
Week 2016.
Di
seguito riportiamo il comunicato scritto da tutti i movimenti e
associazioni che si stanno impegnando nel portare avanti questa
importante iniziativa internazionale.
"L'Ateneo
ha tra i suoi valori fondanti il pluralismo, la libertà da ogni
condizionamento ideologico, confessionale e politico e il pieno rispetto
delle pari opportunità anche tra differenti posizioni culturali. Per
questo motivo le autorizzazioni all'utilizzo di aule, locali o spazi
dell'Università di
Cagliari devono intendersi revocate con effetto immediato.”
Cagliari devono intendersi revocate con effetto immediato.”
Con
queste parole, il rettore Maria Del Zompo nega la possibilità dello
svolgimento dell’Israeli Apartheid Week 2016, iniziativa annuale
organizzata nelle città e nei campus di tutto il mondo. Conferenze,
eventi multimediali e spettacoli culturali hanno lo scopo di mostrare
alle persone la natura dell’apartheid israeliana e la sua ricaduta sui
palestinesi dei Territori Occupati e di Israele. Informazione ma non
solo. I punti saldi di questa campagna vanno dal boicottaggio di ogni
tipo di prodotto proveniente dal territorio israeliano, alla richiesta
di piena uguaglianza dei cittadini arabo-palestinesi di Israele, alla
fine dell’occupazione e della pulizia etnica nei territori arabi, allo
smantellamento del Muro, al rilascio dei prigionieri politici, sino ad
arrivare al diritto di ritorno da parte dei rifugiati palestinesi.
L’
Israeli Apartheid Week 2016, arrivato ormai alla sua quarta edizione
all’ interno dell’Università di Cagliari, è sempre stato un ospite poco
gradito ai piani alti. Ciò ha comportato difficoltà nel volantinaggio,
divieto di esporre la bandiera palestinese nella facoltà di Lettere e
Filosofia, sino alla negazione dell’utilizzo di una sala conferenze di
proprietà dell’Ersu durante l’ edizione dello scorso anno.
Alla
luce di tutto ciò ricordiamo invece che nel maggio 2013 l’aula Magna
del corpo aggiunto della facoltà di Lettere e Filosofia ospitò un
eccelso personaggio della letteratura israeliana: David Grossman. Tutto
normale, in apparenza. Se non fosse che tale giorno era domenica e che
tutti i partecipanti, all’ ingresso, dovevano fare i conti con la DIGOS.
Per
non parlare, poi, dell’ attiva collaborazione accademica dell’ateneo
cagliaritano con il Technion – Israel Insitute of Technology, istituto
di ricerca sempre in prima linea per lo sviluppo bellico e leader nello
sviluppo dei droni utilizzati per i raid sulla striscia di Gaza,
perseguita anche dopo le ripetute campagne di boicottaggio da parte di
docenti e studenti dello stesso ateneo.
Impedire
le attività dell’Israeli Apartheid Week è una scelta politica da parte
dell’Università. Significa rendersi complici dei reiterati crimini che
Israele continua a perpetuare ogni giorno e significa avere le mani
sporche del sangue dei palestinesi che ogni giorno muoiono perseguitati e
uccisi da un regime imperialista.
Lascia
basiti la retorica della pluralità e degli usi ideologici utilizzata
dalla Del Zompo per giustificare una decisione basata esclusivamente su
una lettera da parte dell’associazione filo sionista “Chenabura-Sardos
pro Israele”. Noi crediamo che il vero utilizzo ideologico sia quello
perpetuato da Israele e dai loro complici, come si sta rivelando essere
l’ Università di Cagliari.
Non
lasciamo che le pressioni ci fermino nel denunciare i crimini sionisti e
gridiamo sempre più forte la nostra solidarietà al popolo palestinese
in lotta. L’Israeli Apartheid Week 2016 si farà, nei tempi, nei modi e
negli spazi stabiliti, con o senza l’approvazione del rettore.
CI VEDIAMO DAL 27 FEBBRAIO AL 3 MARZO NELLE FACOLTA’
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