Stralci dall'editoriale del prossimo numero di 'proletari comunisti' marzo 2016
Il Vertice europeo del 20
febbraio si è concluso con una vittoria parziale ma di fatto dei governi che
vogliono il blocco delle frontiere.
Le decisioni dimostrano
che Shenghen è ormai rivista all'insegna di
misure su tetti
giornalieri di accoglienza e su transiti, che sono di sostanziale
chiusura delle frontiere.
Sono i muri
antimmmigrazione che vincono, sono le forze reazionarie, che caratterizzano la composizione attuale del cosiddetto “imperialismo
europeo”.
.L'Europa è un coacervo di
imperialismi, ognuno dei quali sostiene dgli “interessi nazionali”,
che a volte convergono con quelli degli imperialismi maggiori,
Germania in
testa, a volte divergono e, nel caso di alcuni paesi, seguono apertamente gli indirizzi legati all'imperialismo americano.
testa, a volte divergono e, nel caso di alcuni paesi, seguono apertamente gli indirizzi legati all'imperialismo americano.
Se esistesse per davvero
una comunità europea, come polo imperialista unico, non assisteremmo
all'orgia sulla pelle dei migranti a cui da mesi assistiamo e che è
il vero argomento di discussione nei Vertici.
Tutto questo si traduce all'interno di ogni paese in processi di moderno fascismo e nazismo
dichiarato che trasformano progressivamente tutta l'Europa in una nuova orda nera che ne va
ridisegnando geografia e in futuro confini .Così si assiste a paesi, una volta definiti “civili” e sociademocratici, come quelli scandinavi, diventare terreno di scorribande quotidiane contro gli immigrati; paesi – è inutile qui tornare sulla Francia che approva lo stato di emergenza permanente e marcia verso il togliere la cittadinanza ai francesi di origine immigrati e al dilagare della corsa a chi la spara e la fa più grossa di quell'arco di paesi che va dall'Austria ai confini della Russia.
Ma questo blocco delle
frontiere non è solo contro i migranti. E' evidente che crea ad ogni
confine un potenziale conflitto bellico tra Stati. La pace del
continente europeo torna ad essere venata da una potenziale guerra
permanente.Tutti i governi e tutte le forze politiche borghesi sul contenimento dei migranti giocano la loro carta esplicita e di organizzazione del consenso nazionalista antimmigrati, che poi serve per tutta la politica interna antioperaia e antipopolare disegnando un futuro sempre più tenebroso.
L'orda nera è parte della tendenza alla guerra che avanza.
Per questo la battaglia
contro i muri e le politiche antimmigrazione e di solidarietà con
gli immigranti è sempre di più una battaglia dentro un conflitto
tra pace e guerra, tra progresso e reazione; la vera guerra di
civiltà che proletari, masse popolari, forze democratiche,
antifasciste sono obbligati a condurre all'interno di ciascun paese
europeo.
Una battaglia di classe che proletari comunisti/PCm Italia conduce in prima fila ovunque è possibile
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