Stamattina alla Stazione Marittima, all'esterno della 14.esima Conferenza del FEMIP con i vertici della Banca Europei degli Investimenti, dove è previsto un intervento del Ministro dell'Economia del governo Renzi, Padoan, la polizia ha respinto con violenza e spostato di peso un gruppo di studenti e precari che tentavano di esporre uno striscione di solidarietà con i lavoratori di Terni vittime ieri a Roma della violenza degli apparati repressivi dello stato. Contro gli studenti e i precari spintoni e qualche calcio, ma come dicono gli stessi manifestanti niente in confronto a quello che è toccato ieri agli operai ternani.
Al momento la polizia ha sbarrato l'ingresso alla Conferenza, si è schierata in assetto antisommossa ma gli studenti e i precari sono rimasti all'esterno della sala della Conferenza e scandiscono slogan contro il Jobs Act, il governo Renzi ed in solidarietà con la lotta operaia di Terni.
I manifestanti, alcuni dei quali indossano un caschetto blu in segno di solidarietà con gli operai dell'Ast, hanno esposto un lungo striscione con la scritta "stop job acts"
Vi raccontiamo tutto
Ci sono cose che fai senza troppa
organizzazione, senza aspettare che arrivino migliaia di persone, ma con
molta rabbia. Ti sale spontanea, quando vedi al TG le teste aperte dei
lavoratori ternani, gente come noi che vuole difendere il suo diritto a
vivere, che come milioni in questo paese si ammazza di lavoro per
produrre la ricchezza che poi qualche imprenditore italiano o tedesco si
mangerà in barche, vestiti, ville…
Corrispondenze dalla piazza
Radio Black Out - Radio Onda d'Urto
Siamo venuti a sapere che il
Ministro dell’Economia Padoan, uno dei maggiori artefici del Jobs Act,
uno di quelli più collegati agli interessi di Confindustria - di cui il
Governo Renzi è ormai palese espressione - sarebbe stato oggi a Napoli.
Invitato a un vertice sullo sviluppo nel Mezzogiorno e nell’Area
Mediterranea… una cosa che farebbe ridere se non facesse piangere, visto
che questo Mezzogiorno lo stanno distruggendo proprio loro al Governo,
con la totale assenza di investimenti, con il disinteresse nei confronti
delle vertenze, con la strafottenza di chi taglia Servizi Sociali e
Sanità…
Abbiamo quindi deciso di andare – studenti e lavoratori più o meno precari, tutti insieme, chi c’era – per dire al Ministro che ne pensiamo delle sue politiche. E per dare solidarietà non a parole, ma nei fatti, agli operai di Terni, ci siamo messi tutti sulla testa un caschetto blu.
La
polizia ci ha visto arrivare troppo tardi. Quando se ne sono accorti
eravamo già quasi all’ingresso della Stazione Marittima con i nostri striscioni: “uniti e inflessibili contro il Governo Renzi”, “Solidarietà ai lavoratori dell’AST caricati ieri”.
Ecco che ci vengono addosso, si spinge, riusciamo ad avanzare ancora.
Poi ne arrivano tanti, troppi per quello che era partito come un blitz.Interventi dal megafono, escono i giornalisti. Riusciamo a stare quanto possibile. La tensione sale perché non ce ne andiamo, vogliamo mettere lo striscione di solidarietà con Terni dentro questo convegno-passerella… Ecco che la polizia reagisce, vola qualche schiaffo, calci, pugni. Ma niente rispetto a quello che hanno visto ieri gli operai, e resistiamo con la forza delle nostre ragioni.
Come studenti e come lavoratori non tolleriamo più che si svolgano queste iniziative che hanno lo scopo di far credere al paese che gli interessi dei padroni siano gli interessi di tutti. Oggi abbiamo provato a far capire a questo Governo che non riuscirà a dividerci, che la retorica dei tutelati e dei precari, del nuovo e del vecchio, sono fasulle e che sappiamo che l’unica strada è riconnettere le lotte che si sviluppano dai luoghi di lavoro, passando per le università e per i territori.
Saremo ancora in piazza venerdì 7 novembre a Bagnoli in occasione della visita del Presidente del Consiglio Renzi. E di nuovo il 14 per lo sciopero sociale convocato a livello nazionale!
Ora vogliamo solo fare arrivare a Terni, ai lavoratori livornesi della TRW e a quelli casertani della Jabil (ché pure loro ieri erano in piazza a Roma) la nostra vicinanza.Vogliamo solo dire a tutti che ormai non c’è più niente da perdere, e che quindi dobbiamo lottare contro questo Governo e le sue riforme che ci massacreranno.
Vogliamo solo dire che dobbiamo crederci, che si può fare.
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