Non
è una sigla che ci siamo scelti e non sono nemmeno le immagini del
“Che” o dei grandi maestri
che ci hanno indicato la strada . . . la scienza di Marx
ed Engels e le capacità teoriche e pratiche di Lenin,
l'audacia e la perseveranza di Stalin e le grandi intuizioni di Mao,
ci hanno sicuramente formato . . . hanno tramutato il nostro “credo
naturale” in una certezza scientifica, non una semplice dottrina
che fosse paragonabile a un dogma religioso!
Il
compagno Gramsci aveva studiato, capito
e fatte sue molte di queste cose . . . immaginiamo quanto bello
sarebbe stato un dialogo o anche una semplice corrispondenza con Mao
Tze Dong!
Non
è di Antonio Gramsci che vogliamo parlare in questo post ma nella
nostra immaginazione si potrebbe evincere certamente la delusione di
una compagno che ha sacrificato la sua breve esistenza in un progetto
che pochi troskisti e molti revisionisti avrebbero tramutato
in delirio.
Il
titolo può suonare anche male . . . non è questo che conta: NOI
COMUNISTI SIAMO COMUNISTI perché anteponiamo a tutto, la
lotta di classe e la scientificità della dittatura del proletariato
e benchè ancora difficile suoni la necessità dell'interdipendenza
tra teoria e pratica, ci ostiniamo a ripetere ciò che i nostri
maestri hanno dimostrato . . . le rivoluzioni d'ottobre e quella
culturale di Mao non sono mai fallite ma hanno aperto le menti di
milioni di proletari.
A
volte sembriamo “retorici” se ci ostiniamo a parlare del
“pantano” in cui altri vorrebbero trascinarci ma è pur vero che
non facciamo “comunella” con nessuno di loro e non abbiamo mai
preso le loro tessere di partito (se non ai tempi in cui il pci
sembrava essere il partito di Gramsci).
Noi
crediamo nel Partito Comunista di tipo nuovo e non abbiamo alcun
dubbio che rifondare i vecchi sia il più grande errore, non crediamo
assolutamente nella riedizione di un passato che non ha preparato il
futuro e i nostri organismi generati (sindacato di classe e movimento
rivoluzionario femminile) ne sono la conferma.
Il
partito è alla base e al vertice di tutto quando
si riveste di ideologia proletaria, lo spiegheremo in semplici
parole con una delle nostre “Pillole Comuniste” e la sua
realizzazione dipende certamente dalla nostra capacità di entrare
tra le masse e di diventare “sicura” avanguardia e riferimento
politico continuo.
Quando
parliamo di Giovani e di Donne, non lo facciamo per “riempirci
le bocche”, siamo scientificamente convinti che i giovani
saranno il “sol dell'avvenir” e che le
donne, che non ci stancheremo mai di ripetere, “hanno una marcia
in più” perché doppia è la loro oppressione e la loro lotta
e hanno alle spalle millenni di “rabbia repressa”.
Non
ci stancheremo mai di definirci (perché lo siamo realmente)
INTERNAZIONALISTI . . . noi crediamo nel mondo come unico soggetto e
quindi nella fratellanza dei popoli che “oggettivamente” può e
deve distruggere lo stato di cose esistenti, al di la della lingua
che parla e del colore che “indossa”.
Noi
siamo convinti che il tempo è vicino e che il moderno fascismo
non abbia fatto i conti con la storia e per questo non ci nascondiamo
dietro nessun masso che non sia la nostra
bandiera (che è poi il nostro volto – la nostra vera
faccia): SIAMO PROLETARI COMUNISTI e di questo siamo fieri e
orgogliosi!
Pillola
Comunista del 6/11/2013 vol. 2°
L'ideologia
proletaria è buon senso applicato
alla lotta di classe perché essa
proviene dalla
pratica collettiva della classe più avanzata della
società umana !
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