Claudio Gambino sindaco Pd di Borgaro, comune in provincia di Torino, ha avuto un'idea per arginare il problema di furti e aggressioni sui mezzi pubblici: un autobus per i rom ed uno per i residenti!!!
La linea incriminata è la numero 69 che in direzione aeroporto passa per il campo nomadi della zona dove da circa vent'anni risiedono circa 1.500 persone di diversa nazionalità: in prevalenza serbi e bosniaci.
Il sindaco, con una lettera alle autorità, chiede un incontro urgente per trovare soluzioni “rapide e radicali” al problema, ma rincara la dose: “non possiamo più tollerare l'assenza di regole e di Stato...bisogna che lo Stato se ne faccia carico. Non si può parlare di integrazione senza il rispetto delle regole”.
La polemica si è subito accesa e e l'amministrazione comunale è stata additata come razzista e xenofoba; accuse prontamente respinte da Gambino il quale dichiara: “ non è xenofobia ma una questione di rispetto e legalità”.
Che il Pd e Sel non possano minimamente essere considerati partiti di sinistra ci sembra riduttivo dirlo, ma che i suoi amministratori nel territorio sembrano conoscere più il Mein Kampf che il programma socialista europeo ci sembra preoccupante.
Il prossimo provvedimento sarà dirottare la linea 69-rom verso Auschwitz?
Il sindaco parla di integrazione, rispetto e legalità? Ma quale legalità? quella che permette ai fascisti di dar fuoco a campi rom? O quella integrazione che ghettizza, che emargina e che relega ai margini delle nostre città un popolo da sempre tra i più perseguitati ?
Hatiaa Salkanovich, membro del campo rom della zona, alla domanda di un giornalista sul perché preferisca ricevere la multa di 90 € per mancanza di biglietto anziché acquistare il biglietto per la cifra “irrisoria” di 1,70 €, risponde con una sincerità disarmante che però chiarisce molte cose “al campo non li vendono”.
Siamo curiosi di conoscere le cosiddette politiche di integrazione dei rom del comune di Borgaro degli ultimi vent'anni (ricordiamo che l'Ue ha sancito il 2005-2015 come il decennio di inclusione sociale dei rom) e capire quale sia davvero l'intento di questi provvedimenti!!!
Forse quello espresso da Don Rigoni in un'intervista a La Stampa alla domanda : “Cosa bisognerebbe fare?” Don Rigoni : “ Intanto, bisognerebbe convocare i capi dell’accampamento in Questura e poi, se continuano a comportarsi male, espellerli. Ma chiedersi anche che senso ha creare l’apartheid dell’autobus. Chi lo guiderà? I vigili urbani armati di bastone? E per quanto tempo?”.
Alla faccia della carità e dell'amore verso il prossimo!!!
Una cosa è certa, al di là dello scivolone mediatico e dei conseguenti chiarimenti del sindaco, dichiarazioni come queste sono gravissime ed inaccettabili e non fanno altro che far leva sul malcontento della gente per innescare una guerra tra poveri che disorienta le masse dal combattere il vero nemico: il sistema capitalista ed i suoi lacchè !!! Di sicuro il problema non sono i rom né tantomeno gli immigrati, anzi, loro sono come noi proletari vittime di questo sistema opprimente che scarica su di noi la crisi.
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